Due proiezioni/incontro in programma nei prossimi giorni al cinema PostModernissimo di Perugia.
Il primo si terrà sabato 11 novembre alle 21, e accompagnerà la proiezione dell’unico film italiano in concorso al Locarno Festival, Gli asteroidi. Si tratta dell’esordio al lungometraggio di finzione di Germano Maccioni, che sarà ospite per presentare il suo film al pubblico di Perugia. La moderazione sarà curata da Simone Rossi.
L’altro appuntamento imminente è quello con la produttrice Laura Pettini che martedì 14 novembre alle 21 presenterà Barbiana 65, documentario girato dal regista Angelo D’Alessandro nel 1965 dedicato alla figura di Don Milani.
GLI ASTEROIDI
DI GERMANO MACCIONI
DRAMMATICO / DURATA 91 MIN / ITALIA, 2017
Una provincia industriale, sconfinata, fatta di capannoni dismessi, è l’universo in cui gravitano Pietro e il suo amico Ivan, diciannovenni in conflitto con la famiglia, con la scuola, con tutto. Sullo sfondo una serie di furti nelle chiese, compiuti dall’inafferrabile “banda dei candelabri”, e l’incombere di un grande asteroide, monitorato dalla stazione astronomica della zona perché in procinto di passare molto vicino alla Terra. Cosmic, un ragazzo un po’ strambo, fissato con questioni astronomiche e filosofiche, è sicuro che precipiterà sul pianeta, annientando l’umanità. E mentre la “fine del mondo” si avvicina, Ivan convince Pietro a partecipare a un furto, con conseguenze drammatiche che colpiranno fatalmente il loro mondo.
Storie di ordinaria desolazione nella provincia italiana, di marginalità. Chi si inventa una gang per rubare candelabri nelle chiese, mentre il palo si confessa tenendo occupato il parroco, chi è costretto a vendere casa, finanche oggetti preziosi come un pregiato strumento musicale appartenuto al padre defunto. Sono storie che racconta Germano Maccioni in Gli asteroidi, presentato in concorso a Locarno, esordio nel lungometraggio di fiction per un regista finora attivo in corti e documentari, che si è fatto conoscere con Fedele alla Linea, documentario su Giovanni Lindo Ferretti.
BARBIANA ’65
DI ANGELO D’ALESSANDRO
DOCUMENTARIO / DURATA 65 MIN / ITALIA, 2017
Il recupero integrale del materiale filmato girato dal regista Angelo D’Alessandro nel dicembre del 1965 a Barbiana, protagonisti don Lorenzo Milani e i suoi allievi, diventa l’occasione per far riemergere con forza l’attualità del messaggio del Priore a cinquant’anni dalla morte e ricordare a tutti la sua grande lezione. Il regista D’Alessandro, l’unico a cui don Milani concesse di effettuare delle riprese della vita nella sua scuola per lasciare un documento ai suoi ragazzi, era salito a Barbiana per un’inchiesta sull’obiezione di coscienza a cui si era aggiunta la voce di don Lorenzo. Il filmato originale dell’epoca mostra alcuni momenti e aspetti fondamentali della Scuola di Barbiana: la scrittura collettiva, la lettura dei giornali, i ragazzi più grandi che insegnano a quelli più piccoli. Ma c’è anche il lavoro manuale svolto dai ragazzi (o la loro partecipazione alla Messa, in cui vediamo Don Milani sull’altare celebrare ma solo “per finta”, per la macchina da presa, dopo una scelta consapevole e condivisa con il regista).
Intorno a queste immagini del 1965 si sviluppa il racconto con le testimonianze di Adele Corradi, l’insegnante che ha vissuto l’esperienza di Barbiana con don Lorenzo, di Beniamino Deidda, ex Procuratore Generale di Firenze che dopo la morte di don Lorenzo ha continuato a insegnare ai ragazzi della scuola di Barbiana, e Don Luigi Ciotti.