Castelli in Umbria, tra fantasmi e Santi – Seconda Parte

Vi suggeriamo un itinerario diverso dal solito: dalla caccia ai fantasmi ai sentieri di Spiritualità

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Assisi Rocca minore © Chantal Sikkink

Dopo i Castelli del nord dell’Umbria, in questa seconda tappa, vi portiamo a scoprire un posto incantato in cui si dice viva un fantasma e, proseguendo,  i luoghi frequentati da uno dei nostri santi più amati e conosciuti,  San Francesco d’Assisi.

 Da Valfabbrica verso Gubbio

Un altro territorio ricco di antiche costruzioni è la zona di Gubbio. Percorriamo la strada che passa per Valfabbrica dove possiamo ammirare il Castello di Coccorano, dell’XI secolo, situato in zona Barcaccia, a nord della cittadina, vicino al lago.

Anche se sono rimasti solo dei ruderi di questo castello feudale, il sito è apprezzato e conosciuto, grazie a un racconto che riguarda  San Francesco.  Si narra che, dopo un’aggressione subita  da dei briganti, lungo il torrente Rio Grande, San Francesco cercò aiuto presso il castello.  Nacque così l’amicizia tra Francesco e i Bigazzini, proprietari dello stabile. In particolare, Jacopo dei Bigazzini, che ospitò molte volte il Poverello nelle proprie terre, divenne poi un suo discepolo.

Il fantasma di Gastaldo

Procedendo in direzione est incontriamo il Castello di Giomici dell’XI secolo, un sito con alle spalle una storia lunghissima. Questo luogo è stato, infatti, teatro di tante battaglie e passaggi di proprietà. Oggi, con la sua vista sulla vallata del Chiascio, è un agriturismo, rinomato per la sua cucina tipica umbra e non solo per questo…

Stando alla credenza comune, qui vivrebbe addirittura un fantasma di nome Gastaldo! La sua caratteristica è quella di essere gentile con le persone che lo rispettano, dispettoso con chi si comporta altrimenti.

C’è chi sostiene di averlo visto solo una volta, riflesso nel vetro di una finestra, chi invece dice di averlo visto più volte.  In ogni caso, il Castello di Giomici è il luogo ideale per un salto indietro nel tempo.

Procedendo oltre, poco distante, troviamo il Castello di Frecco, una struttura ben restaurata, ma purtroppo vuota.

Del Castello del Pedicino, proprio a Valfabbrica, invece, è rimasto ben poco, solo 2 torri e cospicue parti delle mura di cinta.

Lasciando Valfabbrica e procedendo verso Gubbio, prima di arrivare a Branca, incontriamo il Castello di Magrano, del XIII secolo. Ora agriturismo, anche questo splendido luogo è il posto ideale per fare un salto nel passato.

A Nord, Nordest, lungo la strada che conduce tanti umbri verso le acque turchesi di Sirolo e Numana, troviamo il Castello di Schifanoia del XIV secolo.  Pur se abbandonato, questo luogo conserva il fascino e la maestosità dei tempi in cui la nobiltà romana riempiva le sue stanze e lo utilizzava come residenza per la caccia a cavallo.

Poco distante da qui, sono poi interessanti i resti del Castello di Colmorrano del XII secolo e il Castello di Torre dei Calzolari. Questa struttura, dell’XI secolo, con la sua cappella, la sala d’armi e i saloni di rappresentanza è un vero e proprio gioiello. Non a caso, oggi, è un albergo a 4 stelle.

Meglio proseguire e passare per i tanti castelli intorno a Gubbio!

Sulla strada, o quasi, incontriamo l’Abbazia Castel d’Alfiolo, XI secolo, attualmente trasformata in un’azienda agricola.

E siamo, finalmente giunti a Gubbio, città visitata sia dagli amanti della spiritualità – questo è il luogo in San Francesco avrebbe parlato con il lupo – sia dai turisti, attratti  dallo splendido scenario architettonico e paesaggistico e dalla Corsa dei Ceri.

Gubbio  è letteralmente circondata da castelli

Visitabili sono il Castello di Petroia, del IX secolo, ora ristorante e hotel e il Castello di Vallingegno del XIV secolo, ora albergo. Palazzo Scagliae XIII – XIV è invece privato.

Nelle vicinanze del Castello di Vallingegno, trovaimo anche il Castello di San Vittorino, XII secolo, trasformato in agriturismo/relais.

Prima del Castello di Petroia, lasciando la ss 298 troviamo invece il Castello di Biscina, XII secolo, semi-restaurato e poi, purtroppo, abbandonato a se stesso!

A Nordovest di Gubbio, imponente è il Castello di Carbonana, del XIII secolo. La struttura, purtroppo, non è visitabile, essendo di proprietà privata. Più a nord, infine, ci aspetta, il Castello di Cortevecchio, del XII secolo, ora trasformato in albergo.

Dalla zona intorno a Gubbio, riscendendo in direzione Gualdo Tadino si può fare un salto al Castello di Crocicchio, XII secolo, ora azienda agraria, passando per  il  Castello di Baccaresca, XII secolo,  trasformato in un albergo di lusso.

Rocca Flea, X secolo,  ospita mostre e attività culturali, un “must” per gli amanti dei castelli e delle costruzioni medievali.  Ci sono dei reperti archeologici che vanno dalla preistoria al medioevo,  una pinacoteca e una mostra di ceramica.

Prendendo la ss 444  si va in direzione Assisi. 

Rocca di Assisi
Rocca di Assisi ©Chantal Sikkink

Assisi, come sicuramente saprete bene, ha una maestosa Rocca Maggiore, XIII secolo, visitabile e una Rocca Minore del XIV secolo.

Rocca maggiore Assisi
Rocca maggiore Assisi©Sikkink Chantal

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Da non tralasciare il borgo e Castello di Armenzano, XIII secolo, una frazione di Assisi che rimane sulla strada che da Assisi porta a Spello e i Castelli di Biagiano (XII/XIII secolo) e Petrata (XIII secolo), che non hanno il vero aspetto di un castello ma sono comunque bentenuti e ora trasformati in hotel-ristorante.

Da Assisi si può passare per Tordibetto, dove si trova un castello del quattordicesimo secolo che, al momento, è in fase di restauro. Proseguendo per Sterpeto si incontra il Castello omonimo, un borgo fortificato, dell’XI secolo, ben tenuto, malgrado si trovi in un territorio che ha visto diverse contese tra i perugini e gli assisani.

Risalendo a Nord, sulla strada che porta da Assisi a Torchiagina, c’è il Castello di San Gregorio del dodicesimo secolo, ben conservato, ma purtroppo, attualmente, in stato di abbandono!  San Gregorio è l’ultimo borgo fortificato di questa tappa.  La prossima settimana passeremo lungo i Castelli e borghi di Foligno, Norcia, Cascia, Spoleto per poi rientrare, passando per Gualdo Cattaneo.

San Vittorino©Chantal Sikkink

 

1) Castelli, Torri, Manieri e Rocche Umbre
2) Castelli in Umbria, tra fantasmi e Santi – Seconda Parte
3) Terza tappa, in giro per i castelli umbri… con e senza fantasmi
4) Fantasmi del passato e del presente nascosti fra le mura dei nostri castelli
5)  Dai Castelli del Trasimeno al capoluogo, il percorso dei fantasmi
6)  Castelli, borghi e oscure presenze della provincia di Terni
7)  I Castelli da San Gemini a Terria e il fantasma della Farnese
8) Castelli, torri e fantasmi di sanguinarie nobildonne!
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