Dialogo e integrazione saranno alla base, spiega il presidente Giuseppe Matozza.
Via della Viola alla riscossa, una rinascita ed un rinnovamento alquanto sorprendenti, frutto dell’intenso e perseverante lavoro dei ragazzi dell’associazione “Fiorivano le viole”, che da tempo si adoperano di creare nuovi spazi collettivi, atelier d’arte, artigianato e di promuovere iniziative socio-culturali utili alla riqualificazione della zona.
L’avvio di questo percorso all’insegna della bellezza parte dal fondo di via Alessi e da via Cartolari dove sono attivi un bar tabacchi, con tavolini bar esterni, la nuova libreria “Mannaggia”, una serie di botteghe artigiane ed il locale dove prima era situato il noto “Balù”, oggi fulcro dell’associazione, sede di innumerevoli corsi in continua evoluzione grazie alla collaborazione dinamica dei vari membri.
Un fermento culturale ampio e variegato
Una vera esplosione, un fermento che contamina ogni angolo, dove tutto profuma di arte, una sorta di viaggio bohémien a ritroso nel tempo in cui ogni singolo istante diventa eterno ed oceanico.
Proseguendo merita altrettanta importanza anche il discorso culinario con prelibatezze davvero raffinate ma dal gusto intenso; la pizzeria dentro l’ex convento di San Fiorenzo collabora col cinema Meliès, l’”Osteria del Gufo” ha un posto di riguardo nella ristorazione perugina per la qualità di una certa elevatura ed esperienza, il “Civico 25” singolare ed accattivante, infine “La Fame” luogo di sopraffina squisitezza, le cui creazioni sono davvero opere accompagnate da una magica atmosfera contaminata da vari generi di intrattenimento musicale ed esposizione.
“Siamo una cellula di resistenza creativa contro il degrado culturale e civile che attanaglia le nostre strade, i nostri luoghi,il nostro sentire. Crediamo nell’unione quale possibilità di una rinascita, quale istanza creativa e necessaria all’essere… Ci interessa il cuore, l’intelletto, l’inconscio”….Parole autentiche, specchio di ideali puri e nobili, sintesi di semplicità cosparsa di quella velatura mistica che solo l’arte riesce ad elevare, il “Manifesto”della bellezza, della sinuosità delle forme, della musica, della gentilezza delle piante e dell’amore tra gli uomini.
Il musicista David Byrn, la scorsa estate a Perugia per Umbria Jazz, ha attraversato via della Viola e colpito dalla decisa identità che vi si respira l’ha inserita nella sua mappa dei luoghi felici,ottenendone la sua consacrazione.
Il presidente dell’Associazione, Giuseppe Matozza (proprietario del ristorante “La Fame”) ha comunicato quanto tale esperienza abbia fatto acquisire la consapevolezza della necessità di trasformare il degrado in spazio comune partecipato, tanto che è si è aperto con tanta collaborazione al civico 32 uno spazio polifunzionale atto ad accogliere artisti.
Si faranno corsi di teatro (laboratorio di Teatro Fisico con Giorgio Donati e laboratorio di Teatro Partecipato”Affacciati alla finestra”con Vittoria corallo), di arti circensi, corsi di lingua (Marina Bucci,Axel Lepper,Sacha Deegan, Essa Darwish), arte terapia (Marina Caputo), lezioni di yoga (Walter Sumskas), laboratori per bambini, laboratorio di Voce creativa con Claudia Fofi, pittura e disegno con il maestro Josè Carlos Araoz e tecniche di acquerello ed incisione a cura del maestro Massimo Boccardini.
Giuseppe Matozza esprime con determinazione i cardini portanti, riassumibili in dialogo ed integrazione. Lunedì 8 Aprile inizierà dalle ore 19.30 alle ore 22.30 ogni lunedì la seconda parte del Corso di Teatro fisico, corso di recitazione e di creatività culturale a cura di Giorgio Donati, attore, autore, regista e insegnante in ambito nazionale ed internazionale, fondatore della nota Compagnia Donati-Olsen.
Preziosa anche la presenza in questo spazio di un pianoforte per lezioni o semplicemente per suonare liberamente che potete trovare anche in un altro spazio “La Sede” piccolo ma estremamente potente; un particolare contributo nella gestione va ad Annarosa Lostia e a tutti coloro che con sacrificio portano avanti questi nobili ideali che stanno risvegliando gli animi con il profumo delle viole.
VALERIA GIROLMONI