Il collant è nato nel 1959, poco dopo l’invenzione del nylon, ma sembra che già 20 anni prima una donna americana, Ethel Boone, si lamentasse poiché incinta, delle calze che scendevano, allora sembra che abbia esclamato: “Ma perché non prendete due calze e le attaccate a una mutanda?”. La richiesta era rivolta a suo marito Allen Gant senior, capo dell’azienda tessile Glen Raven Mills.
Il collant è sinonimo di libertà e democrazia, in quanto ha permesso alle donne di muoversi più facilmente e liberamente, è un capo-accessorio alla portata di tutte, che dona quel tocco di seduzione in più, (se ben scelto e ben abbinato con il resto dell’abbigliamento).
Questo è il punto di vista del mondo femminile, da quello maschile è invece il capo per antonomasia adatto a spegnere la passione. Siccome la virtù sta sempre nel mezzo, anche gli uomini sono attratti dalle gambe coperte da una bella “calza”, che genera quel vedo e non vedo così tanto seducente. Oggi di collant se ne trovano di tutti i colori e tonalità, con tantissime varianti decorative, da quelli più semplici a quelli più artistici e costosi, comunque sia, si tratta di un accessorio indispensabile in ogni guardaroba che si rispetti.