Il libro autobiografico di Paolo Rossi

è scritto da Paolo Rossi e da sua moglie, la giornalista perugina Federica Cappelletti

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Italia Brasile 1982
Italia Brasile 1982

L’opera autobiografica narra le belle vicende calcistiche di Pablito, con particolare riferimento ai mondiali vinti dall’Italia di Bearzot nel 1982 ed ai 3 goal rifilati da Paolo Rossi a quel super Brasile di Zico e Falcao, vengono i brividi solo a ricordare quella partita straordinaria disputata degli azzurri…

Il libro inizia proprio con la descrizione del rumore dei tacchetti all’ingresso dello stadio Bernabeu, prima della finale vinta dall’Italia contro la Germania. Poi tratta la storia di Paolo Rossi, dai suoi 9 anni, età in cui ha iniziato a giocare a calcio e a sognare di diventare un campione, come gli è realmente accaduto. Storia che attraversa anche il nostro Perugia, quando dopo L.R. Vicenza, Rossi fu acquistato dalla società di Franco Dattoma. Personalmente ricordo quel goal di testa di Pablito alla Juventus, ero in curva sud, contornato da tanti gobbi che poi mi rubarono la bandiera, fu proprio l’incoscienza dei 13 anni a sventolare  i colori bianco-rossi in mezzo a quelli bianconeri, (ma fu anche la stupidità e il <coraggio> di ragazzi maggiorenni a strappare un vessillo dalle mani di un ragazzino).

Bando alla nostalgia, il titolo di questa autobiografia è “quanto dura un attimo” e racconta anche grandi e piccoli record: Rossi è l’unico calciatore che ha segnato tre reti al Brasile, quello ‘stellare’ con i grandi nomi sopra citati, Rossi ha poi stregato Pelé (che in occasione del recente documentario su Pablito ha dichiarato che l’unico vero rammarico è che “non abbia mai giocato nella sua squadra”, il Santos), anche uno dei palloni d’oro italiani, Scarpa d’oro 1982, Scarpa d’argento 1978, Collare d’Oro (massima onorificenza per uno sportivo).

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