LE NOSTRE FRECCE TRICOLORI SUPERIORI A QUELLE FRANCESI

Trova la differenza tra la nostra pattuglia acrobatica e quella transalpina, non ci sono paragoni

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Frecce-tricolori
Frecce-tricolori
Trova la differenza
Trova la differenza

Il post è di Lucrezia Russo, una donna con sangue e cuore tricolore, che a mo’ di provocazione e anche per amor di patria ha postato su Facebook questa foto con la dicitura “trova la differenza”, da buon perugino ho subito commentato: “la stessa differenza tra una baguette e la nostra Torta al Testo!”, così ho pensato di approfondire l’argomento.

Le Frecce Tricolori rappresentano in modo tangibile il nostro miglior ogrgoglio italiano, (nsieme alla Nazionale di Calcio, fin quando riusciva ad andare ai Mondiali), specialmente in questo periodo, sono state ammirate da tutti, grazie al famigerato “giro d’Italia”, ove hanno sorvolato i cieli delle piuì importanti città dello Stivale.

Alcuni cenni storici sulle Frecce Tricolori

Le Frecce Tricolori, il cui nome ufficiale è 313º Gruppo Addestramento Acrobatico , è la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana, nata nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica stessa di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti.

Con dieci aerei (dal 1982 utilizzano come velivolo gli Aermacchi MB.339 A/PAN MLU con sede operativa presso l’aeroporto di Rivolto (UD)), di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, e il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie della durata di circa mezz’ora, le ha rese famose e riconosciute come una delle migliori pattuglie aeree acrobatiche a livello internazionale.

Nascita delle Frecce Tricolori

Un Fiat G.91PAN, in servizio nelle Frecce Tricolori dal 1963 al 1982

Francobollo celebrativo, 50º anniversario della nascita della PAN

Frecce Tricolori a Firenze, passaggio piatto

Verso la fine del 1960 si decise di terminare questa turnazione tra i vari stormi e di fondare un reparto la cui specifica finalità fosse formare la pattuglia acrobatica nazionale, selezionando i migliori piloti dei vari reparti.

Il maggiore Mario Squarcina, leader dei Diavoli Rossi fu incaricato così dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare di costituire la Pattuglia Acrobatica Nazionale (P.A.N.) composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica Militare. Il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico fu fondato il 1º marzo 1961 nell’aeroporto di Rivolto con Squarcina comandante. Lo stesso giorno, 6 North American F-86 Sabre della 4ª Aerobrigata decollavano da Grosseto destinazione Rivolto.

Il 1º maggio 1961 ci fu la prima uscita ufficiale della P.A.N. con il programma alto di 4 + 1 F86 Sabre sull’aeroporto di Trento – Gardolo, in occasione della manifestazione aerea del locale Aero Club. Tre giorni dopo – il 3 maggio – durante un volo di Addestramento Acrobatico sulla Aerobase di Rivolto, due velivoli entrarono in collisione causando un morto tra i piloti. Le Frecce Tricolori tornarono a volare il 10 maggio 1961. Il 3 luglio 1961, in piena stagione acrobatica, Franco Pisano – futuro Capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare – divenne il nuovo capo formazione, ruolo che ricoprì fino al 1962.

Le Frecce Tricolori volarono su North American F-86 Sabre fino al 196. L’organico, inizialmente non numeroso come quello odierno, fu allargato nel 1963 a nove elementi più il solista, aggiungendo anche la possibilità di usare fumi colorati. L’anno seguente arrivarono i cacciabombardieri Fiat G.91PAN, per poi passare nel 1982 sugli attuali Aermacchi MB-339 A/PAN MLU.

Il 28 agosto 1988 la PAN fu protagonista dell’incidente di Ramstein, in cui persero la vita tre piloti e 67 spettatori. Perirono in quell’occasione il capitano Giorgio Alessio, il tenente colonnello Mario Naldini e il tenente colonnello Ivo Nutarelli. Gli ultimi due avrebbero dovuto testimoniare al processo per la strage di Ustica pochi giorni dopo. Questo fu motivo di vari sospetti circa la reale natura di “incidente” dell’accaduto.

Nonostante questa sventura, la PAN è oramai un biglietto da visita dell’Italia e dell’Aeronautica Militare nel mondo e per molti italiani è un motivo d’orgoglio, tanto che quando nel maggio 2006 la senatrice Lidia Menapace in un’intervista le definì inutili, rumorose ed inquinanti e ne chiese lo scioglimento, subito si levarono numerose proteste da parte di tutti gli schieramenti politici. Il successo delle Frecce Tricolori è attestato anche dalla scelta della casa motociclistica Aprilia che, per promuovere la propria attività, l’11 marzo 2005 stipulò il gemellaggio con il reparto dell’Aeronautica Militare.

Nel 2010, come riconoscimento per i 50 anni delle Frecce Tricolori, la casa automobilistica Pagani Automobili ha realizzato una serie limitata in tre esemplari della supercar Zonda, chiamata appunto Pagani Zonda Tricolore, con livrea in carbonio a vista blu, cerchi dorati e bandiera tricolore sul cofano anteriore. Un MB-339 delle Frecce Tricolori è ospitato sulla portaerei USSIntrepid, portaerei statunitense adibita a museo aeronavale nella città di New York.

(fonte: wikipedia.org)

 

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