SPORT, STILE DI VITA E SCLEROSI MULTIPLA

Intervista a Christian Efrem Iori, autore di Una battaglia lunga tutta una vita

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Christian Efrem Iori
Christian Efrem Iori

 

<<Ciao Christian, anzitutto complimenti per i risultati che stai ottenendo con il tuo libro “Una Battaglia Lunga Tutta Una Vita” che ha già visto una seconda edizione, a distanza di poche settimane dalla pubblicazione, per non parlare dei commenti anche social, e tutti positivi, di chi ha già letto il tuo libro. Sappiamo che anche tu, come il protagonista del tuo libro, purtroppo sei affetto da Sclerosi Multipla, quindi nel tuo libro tratti, tra vari temi di importanza anche sociale, una patologia che hai iniziato a conoscere sulla tua pelle. Quello di cui però vorremmo parlare con te oggi è un argomento che nel tuo libro accenni solamente, ma che per te sembra essere molto importante, o per lo meno questo trapela, ossia “sport e stile di vita sano”, cosa puoi dirci di più?>>

<<Ciao Roberto, grazie per la seconda calorosa accoglienza, per me è sempre un piacere essere tuo ospite. Sono felice anche del “question time” che mi proponi, perché effettivamente mi hai beccato: lo sport, lo stile di vita sano e la nutrizione per me, sono elementi diventati fondamentali. Pratico infatti attività sportiva circa quattro volte a settimana. A volte più, ma dipende sempre se le condizioni (salute, impegni, lavoro) me lo permettono, ma quello che è certo è che sotto le quattro volte cerco di non scendere mai prediligendo l’attività aerobica a quella anaerobica. Quindi mi sono appassionato alla corsa, che per me è diventato il perno delle mie giornate, anche se non mi lascio sfuggire la possibilità di costruire una muscolatura un po’ più “robusta” anche in palestra o con esercizi a casa (soprattutto causa covid19), il tutto comunque sempre seguito da un preparatore atletico, e quando serve (spesso) da un fisioterapista che mi consiglia sempre di non dimenticare mai di fare stretching per migliorare l’elasticità muscolare che la SM può compromettere. Sono comunque convinto che, sia l’attività sportiva che uno stile di vita sano e quindi regolare, sia il mantenimento dell’armonia tra corpo e spirito, allontanando tutte le forme di stress, e intendo veramente tutte, possano contribuire, diciamo a migliorare la vita di ognuno, e sicuramente di noi “sclerati”. Per lo meno io ho trovato giovamento e a dirla tutta sono stati anche i primi consigli dei miei medici.

<<Per quanto riguarda l’alimentazione invece? Anche quello sembra un argomento che non sottovaluti, come del resto hai annunciato poco fa>>

<<Assolutamente no, è un altro pilastro della mia continua battaglia, anche se è un argomento un po’ più complicato. Partendo dal presupposto che un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute, allo stesso modo, un’alimentazione inadeguata, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche. Del resto è sempre più diffusa l’attenzione all’aspetto salutare della propria nutrizione. Una dieta bilanciata infatti, è in grado di fornire energia per lo svolgimento delle proprie attività quotidiane e comunque basilari per l’organismo, ma è in grado anche di rinforzare i meccanismi di difesa dell’organismo stesso e di mantenere in equilibrio anche il peso corporeo, aspetto da non sottovalutare nel caso di fatica o dolore o di ridotta mobilità che possono portare a ridurre l’attività fisica di un soggetto con SM. Proprio per questi principi ho cercato di capire se l’alimentazione potesse in qualche modo influire sulla mia situazione e sono dell’idea che un’alimentazione sana, affiancata ad uno stile di vita corretto, e dedito all’attività sportiva, può assicurare una qualità della vita e dello stato di salute sicuramente migliore, e la mia volontà è quella di promuovere anche questo pensiero salutista. Questo sentimento, mi spinge a condividere anche con te le mie considerazioni che, ci tengo a sottolineare, non hanno alcuna presunzione né valenza medica>>.

<<Che tipo di considerazioni Christian?>>.

<<Fin dalla diagnosi, ho deciso di appoggiarmi ad un nutrizionista che potesse darmi le indicazioni necessarie per controllare appunto la mia nutrizione, intesa come l’insieme dei processi biologici che consentono e condizionano l’intera vita di un organismo vivente. Ho compreso quindi anzitutto, l’importanza che assume la qualità dei cibi che ingeriamo. Del resto mio nonno dice sempre che “non ha importanza quanto si spende per una maglietta che oggi puoi mettere e domani no, ma quanto si spende per ciò che mettiamo all’interno del nostro corpo”. Ho compreso così anche, come all’interno di una dieta bilanciata, certi nutrienti siano ad esempio particolarmente adatti ed utili per rinforzare il sistema nervoso centrale che è possibile ritrovare in cibi come sgombro, tonno, aringa, sardine e oli di girasoli, cartamo e soia. In alcuni di questi alimenti poi (salmone, sgombro, tonno, e sardine) troviamo la vitamina D, che alcuni studi sembrano ritenere particolarmente importante per rallentare la progressione della malattia, anche se la maggior quantità la deriviamo dal sole. Ho eliminato invece totalmente le bevande gassate, dolci e acidule come succhi di frutta, oppure alcoliche e superalcoliche e contenenti sostanze eccitanti o irritanti per vescica o intestino (come ad esempio la caffeina), anche sé una cosa che la Sclerosi Multipla mi ha insegnato è di non contraddire e di non contrastare totalmente le mie sensazioni e i miei desideri, e quindi al caffè dopo pranzo difficilmente rinuncio, così come ad un bicchiere di vino rosso a cena a volte mi concedo, nonostante comunque io abbia fatto un lungo periodo di “disintossicazione” da queste sostanze prima di reintegrarle a piccole dosi. Altro aspetto che ritengo di fondamentale importanza è il miglioramento delle funzioni intestinali, attraverso l’assunzione di liquidi (almeno 2 Litri di acqua) o assumendo cibi ricchi di fibre come cereali integrali, frutta e verdura e legumi (lavati bene a causa della possibile presenza di fitofarmaci e comunque prodotti possibilmente di stagione e dell’orto del vicino, dove puoi controllare davvero se il bio è veramente bio).

Alcuni cibi oltretutto, per il loro potenziale infiammatorio non sono consigliati per chi ha patologie infiammatorie croniche come quelli ad alto contenuto di zuccheri, sodio o grassi saturi di origine animale. Cerco così anche di limitare l’assunzione delle carne, concentrando tale assunzione solo verso la carne bianca, e il pesce azzurro e comunque di qualità e di allevamenti controllati, eliminando praticamente del tutto la carne di maiale o di vitello e gli insaccati ad esempio, anche se per lo stesso principio, una volta ogni tanto (ma molto di rado), da buon umbro non posso non concedermi uno spicchio di Torta al Testo con salsicce o con prosciutto, o una bistecca o perché no una frittura di pesce. Perché fondamentalmente non sono alimenti tossici ma infiammatori e quindi da assumere con parsimonia, senza però per questo contrastare i propri desideri. Anche le piccole gioie della tavola aiutano a contrastare la depressione di cui si ciba la SM.

Per farti capire, un pasto dall’antipasto al dolce non va bene perché ricco di grassi e zuccheri che favoriscono l’infiammazione, io invece cerco di contrastarla. Quindi mangiare poco, o meglio il giusto, ma spesso, variando la dieta da far ruotare attorno alla frutta, alla verdura e al pesce senza raggiungere regimi calorici assurdi insomma. Quindi non mi abbandono agli zuccheri, perché sono dell’idea che anche l’indice glicemico, così come quello calorico poi, ha un’importanza da non sottovalutare anche se il tutto va sempre relazionato al tipo di attività che si svolgono. Cerco di limitare al massimo il sale e di utilizzare l’olio extravergine di oliva a crudo che oramai a volte dimentico anche, così come cerco di attenzionare il consumo di lattosio che ho praticamente scelto di eliminare senza privarmi dell’assunzione di prebiotici e probiotici attraverso l’assunzione di yogurt per esempio, ovviamente senza lattosio. Cerco anche di regolare l’assunzione di glutine che assumo ma in quantità ridotte rispetto a prima e che alterno a cereali integrali o privi di glutine. Ma ripeto che queste sono scelte prettamente personali, come quella di consumare al mattino un cucchiaino di curcuma nella bevanda perché ritengo la curcuma essere un nutriente con delle proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e depurative. Di certo ho eliminato i prodotti da forno dei supermercati e mi sono concentrato al massimo su prodotti fatti in casa, così da poter controllare la qualità e la quantità degli ingredienti. Insomma per intenderci la dieta mediterranea è il mio modello di riferimento seppur io l’abbia comunque adattata alle mie esigenze chiaramente..

<<Ci sono studi inerenti il rapporto tra la nutrizione e la Sclerosi Multipla?>>

<<Guarda, non mi permetto di andare a toccare argomenti che un professionista del settore può conoscere sicuramente meglio di me. Dico che la ricerca è sempre in evoluzione e che è possibile, attraverso ricerche personali, trovare anche informazioni in merito di cui va sempre valutata la qualità delle informazioni e la fonte. Posso dirti comunque che a sostegno dell’importanza di una corretta nutrizione, in un articolo pubblicato sulla rivista Neurology sono stati resi noti i risultati di uno “screening dietetico”, condotto su circa 7000 persone, che ha dimostrato come una dieta equilibrata in associazione ad uno stile di vita sano siano collegati a minori livelli di disabilità, quindi  il mio consiglio è quello di non sottovalutare questi aspetti della nutrizione, di parlarne con i vostri professionisti di fiducia (medici, neurologi), ma di non abbandonarvi assolutamente a ciarlatani del “non ti preoccupare funziona”, perché alcuni regimi dietetici possono essere causa di squilibri nutrizionali, ed è quindi basilare e fondamentale condurli sotto controllo medico, per questo ribadisco l’importanza di appoggiarsi a professionisti competenti che possano indicare la via di un regime dietetico equilibrato che di certo può migliorare, e migliora lo stato di salute con impatto positivo sulla qualità di vita e sulla percezione di  benessere, di certo importante per un soggetto come me ad esempio>>.

<<Un’ultima domanda Christian prima di congedarti, in questa tua interessante analisi che sicuramente sarebbe da sviluppare, mi sorge una domanda, non ti pesa il regime controllato che ti sei imposto?>>

<<In realtà no, nella maniera più assoluta, perché come dico anche nel mio libro “ho una missione” e cerco di fare tutto quello che mi è possibile, per combattere questo mostro di nome Sclerosi Multipla che sto cercando di addomesticare con tutti i mezzi a me disponibili senza abbassare la guardia, e che in un certo senso devo ringraziare perché mi ha insegnato a correre, a svegliarmi presto al mattino e mangiare sano. Ah certo, anche a scrivere un libro>.

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