COME E’ NATO L’UOVO DI PASQUA

L'uovo, per tutte le culture antiche, aveva un valore simbolico enorme: era il simbolo della vita e della rinascita

0
885
uovo di pasqua
uovo di pasqua
L’uovo di Pasqua fa parte della tradizione di questa festa, sia per i Cristiani che per gli atei, poi una nota fabbrica di cioccolato ha avuto la brillantissima idea di estendere a tutto l’anno l’acquisto dell’uovo di cioccolato con tanto di sorpresa.
Comunque, le origini dell’uovo di cioccolato sono da attribuire al re Sole, (Luigi XIV), fu lui che per primo, a inizio Settecento, fece produrre un uovo di crema di cacao dal suo chocolatier di fiducia. L’usanza di regalare le uova a Pasqua però è ancora più antica e si perde nel Medioevo.
ll cristianesimo affianca queste tradizioni e le reinterpreta alla luce delle Nuove Scritture. L’uovo diventa così il simbolo che meglio coglie il significato del miracolo della Resurrezione di Cristo. L’usanza di regalare uova si diffonde a partire dal Medioevo, in Germania. Qui tra la gente comune la consuetudine era distribuire uova bollite, avvolte in foglie e fiori in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici invece si diffuse l’abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate.

UOVO MATRIOSKA?

Questa tradizione è arrivata fino al XIX secolo e nella Russia degli zar l’arte della loro fabbricazione ha raggiunto vette ineguagliabili. Merito dell’orafo di corte Peter Carl Fabergé (1846-1920), incaricato dallo zar Alessandro III di preparare per la zarina delle meravigliose uova decorate (la collezione imperiale vanta 52 esemplari stupefacenti). Il primo uovo realizzato era in platino smaltato di bianco.
Alta gioielleria a corte degli zar di Russia: l’uovo dell’orafo Fabergé. Grazie anche a questi oggetti, Fabergé divenne la più grande gioielleria della Russia. Oltre alla sede di San Pietroburgo, Fabergé aveva altri distaccamenti a Mosca, Odessa, Kiev e Londra. © WikiMedia

Al suo interno conteneva un altro uovo, questa volta in oro, il quale conteneva altri due doni: una riproduzione della corona imperiale e un pulcino dorato. La produzione di Fabergé fu enorme: si interruppe solo nel 1918 quando la Casa Fabergé venne nazionalizzata dai bolscevichi: l’orafo non si riprese mai dallo shock della Rivoluzione Russa e morì due anni dopo.

Il regalo interno, come è nato? 

Secondo quest’altra interpretazione potrebbero essere stati quindi proprio i Piemontesi, maestri nell’arte del cioccolato, i primi a lanciare la moda delle uova pasquali con

Se oggi nell’uovo di Pasqua troviamo una sorpresa è insomma meritò di Fabergé. Ma non tutti su questo, concordano. C’è chi ricorda come già nel Settecento dalle parti di Torino c’era infatti l’usanza di inserire un piccolo dono dentro le uova di cioccolato.
(Fonte: focus.it) 
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo sui Social