La semina è iniziata già dalla vigilia di Pasqua, si effettua su una superfice di circa 500-600 ettari per una previsione di raccolto sui 3000-4000 quintali di ottime lenticchie.
La semina delle lenticchie è il prologo per la crescita spontanea degli splendidi fiori che daranno poi origine alla fioritura 2021, che si ipotizza particolarmente rigogliosa proprio per le favorevoli condizioni climatiche dello scorso inverno.
Le dichiarazioni di Coccia e Pignatelli
“Le condizioni favorevoli per attendersi un buon raccolto ci sono tutte, dopo un inverno particolarmente nevoso, adesso abbiamo dei terreni fantastici, ma il futuro resta alquanto incerto”, aggiunge Coccia. “La pandemia – spiega – ha frenato i consumi dei prodotti di fascia medio alta, dove si colloca la lenticchia di Castelluccio, adesso speriamo che con i vaccini l’emergenza possa essere superata e si possa anche assistere a una ripresa dell’economia”.
Molto fiducioso nel futuro è Diego Pignatelli, (il giovane presidente della Cooperativa della lenticchia di Castelluccio di Norcia): “Il momento non è semplice, ma dobbiamo guardare al domani con ottimismo, siamo in un contesto unico e credo che questo possa costituire un valore aggiunto”. Si fa scuro in volto, invece, pensando alla ricostruzione post sisma: “Sono passati quasi 5 anni e a Castelluccio non è stato ricostruito nulla. Capisco – sottolinea Pignatelli – le difficoltà per il centro storico, ma le case fuori, a mio avviso, potevano essere state risistemate”.
(Fonte e foto: ansa.it/umbria/)