Il Centro Umbro di Residenze Artistiche C.U.R.A.
presenta le opere di Stefano Emili e Luigi Greco
nella cornice del progetto Umbria, una terra che ti muove.
Saranno presentate per la prima volta Sabato 3 Luglio, a partire dalle ore 18.30 presso la Piazza del Comune Vecchio di Sant’Anatolia di Narco (PG), le opere sviluppate da Stefano Emili () e Luigi Greco ( ) nel periodo di residenza trascorso a Sant’Anatolia, nell’ambito del progetto di residenze artistiche “Umbria, una terra che ti muove”. Un percorso, nato nel 2019 da un’idea del Centro di Residenze umbre C.U.R.A., per accompagnare i territori colpiti dal sisma nel 2016 con azioni creative e processi artistici capaci di far emergere le identità e le specificità culturali delle popolazioni e di trasformarle in opere visibili e tangibili di artisti contemporanei.
L’idea parte dalla necessità e dal desiderio di lavorare sulla trasformazione dei luoghi attraverso la realizzazione di interventi artistici, in grado leggere il patrimonio intangibile di alcuni territori e delle loro comunità umane, e renderlo fisico, concreto, con atti performativi e opere permanenti che possano innescare un processo di riflessione sul tema di “cosa resta” dopo che gli artisti hanno abitato un luogo e dopo il loro l’intervento.
Il percorso di ricerca di Stefano Emili prende spunto dal patrimonio di tessuti e trame antiche e opere contemporanee, legate al tema e all’utilizzo della canapa, presenti all’interno del Museo della Canapa di Sant’Anatolia. A partire da questa suggestione infatti ha immaginato un lavoro che, attraverso la raccolta di memorie e tradizioni locali, potesse testimoniare e conservare la radice comune di questo luogo e insieme consegnarla alle generazioni future in quanto custodi del passato. “Il lavoro nasce dall’affidamento a ‘corredo’ del futuro degli sguardi dei bambini che vivono in questa porzione di Valnerina. Essi rappresentano il medium tra passato, presente e futuro, poiché un giorno saranno loro a coltivare, ravvivare e trasmettere ciò che il passato ha scritto su ogni singola pietra dei borghi che costellano questa parte geografica di Umbria.” – Stefano Emili .
Luigi Greco si è invece ispirato alla storia dei fratelli Campani e in particolare alla scoperta degli anelli di Saturno, raccontata in una pubblicazione del 1664 da Giuseppe Campani, orologiaio, ottico e astronomo, il quale non si limitò a dimostrare la presenza di anelli attorno a Saturno, ma ne descrisse anche la corretta conformazione grazie all’utilizzo di cannocchiali di propria fabbricazione. “La scultura luminosa è stata disegnata godendo dello stato di calma e quiete raggiunto con l’osservazione del paesaggio che circonda il borgo medievale di Sant’Anatolia di Narco. La lampada sospesa fra i tetti del Borgo crea un gesto a metà fra natura e artificio che invita alla sosta in un angolo fra i più nascosti e affascinanti del borgo.” – Luigi Greco.
Entrambe le residenze sono state realizzate grazie al sostegno e alla collaborazione del Comune di Sant’Anatolia di Narco e del Museo della Canapa – Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra.
Per l’occasione sarà inoltre presentato il progetto di residenza del 2021, il quale prevede, per questa terza edizione, la presenza di due gruppi di artisti, uno formato da Antonio Moresco (scrittore e drammaturgo), Giovanni Giovannetti (artista visuale e fotografo) e Alessandra Dell’Atti (attrice e performer); l’altro da Francesca Grilli (artista visiva) e Azzurra D’Agostino (scrittrice e poetessa).
Entrambi i gruppi saranno in residenza nel mese di Agosto e attraverseranno tutti i comuni coinvolti nel progetto (Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Cascia/Roccaporena), impegnati in un percorso di ricerca artistica per rileggere e interpretare la trasformazione dei luoghi e il patrimonio intangibile e renderlo fisico, attraverso l’immagine e la parola.
Umbria, una terra che ti muove è un progetto di CURA – Centro Umbro Residenze Artistiche realizzato in collaborazione con Comune di Spoleto, Comune di Sant’Anatolia di Narco, Museo della Canapa – Antenna Ecomuseo Dorsale Appenninica Umbra, Comune di Vallo di Nera, Casa dei Racconti di Vallo di Nera – Antenna Ecomuseo Dorsale Appenninica Umbra, Comune di Cascia, Rockability.
Con il sostegno di Regione Umbria e MiC.
Sabato 3 Luglio 2021 – Sant’Anatolia di Narco
ore 18.30, Piazza del Comune Vecchio
Presentazione del progetto , e delle opere realizzate nel 2019 e 2020 alla presenza degli artisti Stefano Emili e Luigi Greco
Visita all’opera di Stefano Emili all’interno del Museo della Canapa
Presentazione dell’edizione 2021 del progetto ,
ore 20.00
Aperitivo a base di Canapa presso (per prenotazioni 340 7852731)
ore 21.00, Piazza del Colle
Accensione dell’opera luminosa di Luigi Greco
C.U.R.A. – Centro Umbro di Residenze Artistiche è composto da Indisciplinarte srl di Terni, La Mama Umbria, International di Spoleto, Coop. GE.CI.TE. (Spazio Zut!) di Foligno, Centro Teatrale Umbro di Gubbio e Micro Teatro Terra Marique di Perugia, cinque realtà eterogenee per dislocazione geografica e vocazione estetica che dal 2015 offrono soluzioni innovative di ricerca e sviluppo nell’ambito delle arti performative sostenendo percorsi di residenza con artisti nazionali e internazionali. C.U.R.A. è un progetto nato nel 2018, sostenuto da MIC e Regione Umbria, nell’ambito del progetto nazionale di Residenze Artistiche, un progetto complesso e organismo multiforme che mira a ottimizzare e condividere le risorse in campo, creando un modello unico e innovativo per rafforzare il ruolo dell’Umbria nel settore dello spettacolo dal vivo e creare le condizioni per favorire la crescita e lo sviluppo del tessuto artistico regionale al livello nazionale e internazionale.
Stefano Emili artista visivo. Dal 2009, dopo aver compiuto studi di architettura, dedica la sua ricerca alla pittura murale urbana, con un frequente riferimento ai temi del sociale ed un costante impegno in attività comunitarie come esperienze collettive di condivisione, con lo sviluppo di numerosi laboratori improntati sulla relazione come mezzo di trasmissione privilegiato per la crescita interpersonale in contrasto con un’elevata diffusione di egoismi. Dal 2017 collabora con la compagnia parigina di artisti chiamata Les Grandes Personnes, realizzando laboratori partecipativi e performances in Indonesia, India, Africa, Sud America ed Europa, dove l’uomo è al centro di ogni opera realizzata. Non ha gallerie di riferimento per cui ha presunzione d’innocenza rispetto al decadimento dell’attuale sistema dell’arte
Luigi Greco, architetto specializzato in progettazione urbana sostenibile e costruzioni in legno. La sua ricerca performativa nei campi del tactical urbanism e dell’architettura temporanea lo porta dal 2007 ad oggi alla realizzazione di dispositivi e architetture effimere per la convivialità, il gioco e l’accessibilità di spazi urbani dismessi. Dal 2012 è tra i fondatori di Rudere Project, un progetto di attivismo urbano e sensibilizzazione sui temi dell’abbandono edilizio e urban-recycle. Con Rudere Project riattiva temporaneamente numerosi spazi in tutta Italia e contribuisce al dibattito nazionale sui temi dell’abbandono edilizio e della rigenerazione urbana. Nel 2015 insieme all’artista Mattia Paco Rizzi fonda lo studio creativo GRRIZ con il quale sviluppa una continua ricerca di forme architettoniche e scultoree che possano stupire ed emozionare, mescolando gli usi e lasciandosi ispirare dalle leggi del caos che governano la natura. Il lavoro dello studio è stato presentato in varie manifestazioni culturali come la XV Biennale di Architettura di Venezia, al MAXXI di Roma, Roskilde Festival – Danimarca e in prestigiose pubblicazioni internazionali. GRRIZ ha ricevuto il premio NIB, che premia i migliori giovani studi italiani di architettura/paesaggio per l’edizione 2019. Vive e lavora a Bologna dal 2014 e collabora attivamente con istituzioni museali, associazioni e studi professionali in Italia e all’estero.