“Valnerina Experience. Sulla Via dello Spagna”

Percorso storico-artistico

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Nel ventaglio di eventi promossi da “Valnerina Experience” non poteva mancare una giornata dedicata all’arte. Finalmente con il percorso storico-artistico Sulla Via dello Spagna l’arte viene considerata fra le esperienze fondamentali per scoprire la Valnerina.
I comuni di Sant’Anatolia di Narco e Scheggino, organizzatori del programma, non hanno dubbi in materia: le opere pittoriche di Giovanni di Pietro detto lo Spagna rappresentano pienamente e ad alto grado il milieu artistico-culturale della regione fra fine Quattrocento e inizio Cinquecento.

Per le influenze esercitate sugli ‘artisti minori’ della regione e per quelle ricevute dai grandi alfieri del Rinascimento come Raffaello, Perugino, Ghirlandaio, lo stile dello Spagna instrada generazioni di pittori e riflette con il suo nome e la sua vita un volto umano contro l’oscurità dei numerosi artisti anonimi presenti in questa zona, celati dietro not-name e masterpieces: è sufficiente uno sguardo alla bella mostra “Incanto Tardogotico: il trittico ricomposto del maestro della Madonna Strauss” ospitata al Museo Diocesano di Spoleto per afferrare il concetto. Ma, se è piuttosto scontato comprendere che nessuna istituzione cittadina può celebrare chi non ha nome, è meno banale che si scelga di celebrare un pittore proveniente dalla Spagna, patria da cui deriva il suo soprannome.
Diversamente dagli altri suoi compatrioti artisti, da Alonso Berruguete a Bartolomé Ordóñez passando per Diego de Silóe, venuti in Italia come lui nel cuore della Rinascenza, tesi fra “norma e capriccio”, fra pedissequo adeguamento a creazioni quali le Stanze Vaticane di Raffaello, la Battaglia di Anghiari di Leonardo e la Battaglia di Cascina di Michelangelo, lo Spagna sceglie di sottostare alle leggi stilistiche allora in voga, senza particolari stravaganze.
Giovanni di Pietro entra nella bottega del Perugino ancora molto giovane (forse ancora prima dei vent’anni) e segue spiritualmente il maestro e Raffaello per tutto il corso della sua esistenza fino alla morte, avvenuta nel 1528. A suggello della sua piena conversione culturale, egli decide di rimanere in Italia e di stabilirsi a Spoleto, sposando Santina, figlia di Nicola Martorelli Orsini e proveniente da una delle più importanti famiglie della città. Le eccellenze della sua mano gli valgono anche il riconoscimento della cittadinanza concessagli il dicembre 1516 dai priori e dal consiglio dei Trentasei della città di Spoleto. Se mai ci fosse stato, cade anche l’imbarazzo: d’ora innanzi il pittore migliore della città non è più o almeno non soltanto spagnolo ma anche e soprattutto spoletino.

L’itinerario di visita propone di riscoprire la produzione parietale forse meno conosciuta del pittore, non tanto per bassa qualità degli affreschi quanto per la loro collocazione in luoghi non facilmente accessibili. L’occasione, quindi, è ghiotta per poter ammirare le sue opere degli anni dieci/venti del Cinquecento come la Santa Cristina dell’omonima Chiesa di Santa Cristina a Caso, frazione del comune di Sant’Anatolia di Narco, o L’incoronazione di Maria e Le storie di San Michele Arcangelo nella chiesa di san Michele Arcangelo a Gavelli, altra frazione del medesimo comune, oppure, ancora, quelle di concerto come la Natività, San Nicola in trono, San Giovanni Battista a Scheggino, avviate da Giovanni di Pietro ma portate a termine da Piermarino di Giacomo da Castel San Felice nel 1533. Al ruolo paradossalmente marginale e comprimario riservato dallo Stato all’arte, Sant’Anatolia di Narco e Scheggino rispondono riannodando i fili dello stretto rapporto fra patrimonio culturale e cittadinanza con un pittore che, per merito delle sue opere, divenne anche cittadino di quelle terre.
Questo evento, che ha previsto sin dall’inizio un numero limitato di posti, anche in virtù delle normative Covid-19 vigenti, ha raggiunto immediatamente il tetto massimo di prenotazioni.
Visto il successo, il Comune di Sant’Anatolia di Narco è già all’opera per realizzare altre iniziative incentrate sui luoghi legati a questo pittore. Non resta quindi che attendere nuovi appuntamenti per tornare, ancora una volta, a viaggiare Sulla Via dello Spagna!
Gli eventi sono parte del progetto “Valnerina Experience” – Avviso volto al sostegno alla realizzazione di progetti di valorizzazione e sviluppo dell’offerta territoriale e dei servizi ad essi connessi – Fondo di cofinanziamento dell’offerta turistica e POR-FESR 2014-2020 – Azione 8.7.1
Per informazioni: https://bit.ly/ValnerinaExperience
info@museodellacanapa.it – 0743-613149 (int. 8)

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