Presentazione Macchine per cucire collezione Consalvo Cardarelli

Evento 11:30 Perugia, Sala del Consiglio Provinciale

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Macchine da vedere
Macchine da vedere
Macchine da scrivere
Macchina per cucire 

Nelle alterne vicende della Valnerina, tutt’ora scossa e divisa dal terremoto e dalla pandemia, una buona stella illumina sul cammino da intraprendere. Venerdì 22 ottobre 2021 presso la sala del consiglio provinciale di Perugia verrà presentato il progetto del comune di Sant’Anatolia di Narco (PG) rivolto alla collezione di 116 macchine per cucire “Consalvo Cardarelli”, recentemente donate al Museo della Canapa del medesimo comune.

La preminenza culturale della collezione, il suo legame con le tradizioni materiali ed immateriali, con i racconti a fondamento di una comunità non confinata solamente a questo lembo di terra ma all’Italia intera, hanno spinto il Museo della Canapa a ricorrere allo strumento dell’art bonus per valorizzare le macchine. Ai cuori e alle menti di mecenati liberali è consegnato il compito di esaudire il desiderio di conservare l’importante donazione attraverso il suo restauro.

Ma perché spendere tempo e denaro per questa collezione? Parafrasando Baruch Spinoza, è l’origine il destino della cosa, il suo percorso essenziale. E l’origine della collezione “Consalvo Cardarelli” non fa che confermare la teoresi e manifestare tutto il suo valore: assemblata dall’eclettico pittore clitunnese Afranio Metelli a partire dal 1974, la raccolta passa nel 1987 a Consalvo Cardarelli, mecenate, grande collezionista di arte contemporanea e protettore del pittore. Le macchine lasciano un segno indelebile nella vita di Afranio, venendo immortalate nei suoi dipinti. Gli esempi non mancano, come testimonia la macchina in olio su tela rossonera, avvolta nel blu velato dell’aria e stagliata su un profilo oscuro (1985) o l’altra in tempera su legno compresso adagiata, tra altri oggetti della casa, a mo’ di natura morta (1988).

Le luci della ribalta, però, in tempi alieni da qualsiasi forma di smart-working, non poteva giungere dalla casa di Afranio: le macchine avevano bisogno di uno spazio pubblico e, forse, di un diverso proprietario. Allora, l’acquisto ricordato da parte di Consalvo Cardarelli assume un significato speciale, un landmark ineliminabile nella storia della collezione. Nel 1989, infatti, nella cornice cinquecentesca e spoletina di palazzo Rosari Spada veniva esposta col patrocinio del Comune di Spoleto una parte della collezione di macchine per cucire presentate da Vittorio Fagone e Gianni Toscano. Il titolo della mostra è emblematico del loro confinamento e sparizione dalla vita pubblica, dal tessuto sociale: “Macchine da vedere”. Ed ecco venuti alla situazione odierna. Nel 2019 le figlie di Consalvo Cardarelli su intercessione di Gregorio Amadio, antiquario del luogo, decidono di donare l’intera collezione al Museo della Canapa. Da qui nasce il progetto dell’art bonus “Adotta una macchina”: chiunque può contribuire al restauro della macchina, della Singer, della Necchi o della Muller che preferisce. In cambio, oltre alla detrazione del 65% dalle tasse, il nome del gentile mecenate potrà essere associato alla macchina, a colui che gli ha salvato la vita.

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