FESTIVAL DI SPOLETO 2022: PROGRAMMA MOLTO RICCO

Previsti 60 spettacoli in 17 giorni con 500 artisti

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Il Festival di Spoleto dopo le restrizioni a causa del Covid19 propone un programma molto interessante sia per quantità che qualità delle rappresentazioni stesse.

Il Festival dei Due Mondi non è soltanto una kermesse di cultura teatrale e musicale ma rappresenta anche un volano essenziale per mostrare e diffondere i luoghi della città a fini turistici e promozionali.

 

Più di 60 spettacoli in 17 giorni, tutti in prima italiana, con oltre 500 artisti provenienti da 36 paesi in 15 sedi. Sono i numeri del Festival dei Due Mondi in programma dal 24 giugno al 10 luglio a Spoleto, che accoglierà, nelle piazze e nei teatri della città, le migliori esperienze performative a livello internazionale, valorizzando anche luoghi non convenzionali.

GLI SPETTACOLI

Veaute: «Accoglieremo artisti ucraini» Per il secondo anno alla direzione artistica, Monique Veaute segue la sua vocazione multidisciplinare e internazionale, tessendo una tela di relazioni trasversali alle singole arti che si condensa intorno a tre filoni: «La musica dei Due Mondi, con un programma molto legato alla creazione americana, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica».  A firmare il manifesto ufficiale l’artista Anselm Kiefer, come ha annunciato Veaute, che ha anche evidenziato l’attenzione verso il conflitto in corso in Ucraina: «Non ci aspettavamo la guerra ma ci siamo attivati subito con le tante realtà europee con cui collaboriamo e insieme abbiamo deciso di fare qualcosa accogliendo qui a Spoleto artisti ucraini per offrire residenze, oltre al concerto per sostenere le 24 famiglie che vivono già a Spoleto».

Festival di Spoleto, più di 60 spettacoli in 17 giorni Alla conferenza stampa di illustrazione del ricco cartellone, oltre alla direttrice artistica, sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Festival Dei Due Mondi, Andrea Sisti, sindaco di Spoleto, e la direttrice amministrativa e organizzativa Paola Macchi. Sul palco del Menotti anche Paola Agabiti, assessore cultura e turismo della Regione Umbria, che ha ricordato come il festival sia un «evento di rilievo internazionale che attraverso le innumerevoli forme artistiche esalta la città di Spoleto e anche l’intero territorio regionale. Una storia fatta di intuizioni, scoperte, avanguardia, coraggio e perseveranza che attraverso le arti ha anticipato spesso anche lo spirito del tempo» ha sottolineato ancora Agabiti ricordando poi la collaborazione con Umbria Jazz e il Teatro Stabile dell’Umbria. Il sindaco Sisti ha invece messo l’accento su «un festival che diventa sempre più città del festival».

Musica E’ stato così presentato il programma completo dopo le prime anticipazioni degli scorsi mesi. Evidenziando così “la voce delle donne”, il cartellone musicale prevede in particolare le voci di artiste come Angelique Kidjo, Mariza e Dianne Reeves, attese in Piazza Duomo con i loro speciali concerti per Spoleto. Sempre in merito alla programmazione musicale, «questa guarda alla relazione tra le due sponde dell’oceano, legame di cui da sempre Gian Carlo Menotti è stato promotore» ha spiegato la direttrice artistica, e abbraccia molteplici linguaggi grazie anche alla presenza delle due orchestre in residenza, la Budapest Festival Orchestra accompagnata dal direttore principale Iván Fischer (che inaugurerà il festival il 24 giugno) e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Antonio Pappano. Barbara Hannigan, soprano e direttrice d’orchestra la cui voce è fra le più originali e richieste della scena lirica contemporanea, arriva al Festival di Spoleto con una “carta bianca” e la sua presenza per quattro diversi concerti si inserisce nel percorso che la nuova edizione sviluppa con le figure femminili che hanno dato un nuovo corso alle arti performative. La proposta musicale include jazz ed elettronica, barocco e contemporanea, dalla rassegna di musica americana dell’ensemble Sentieri selvaggi alla performance di Tovel, tra sculture di pianoforti preparati ed elaborazione elettronica.

Teatro musicale Tra le artiste coinvolte per la forza rivoluzionaria del loro lavoro al confine tra danza, musica e teatro arriveranno a Spoleto le coreografe Germaine Acogny, fondatrice dell’École des Sables, Blanca Li, Anne Teresa De Keersmaeker e la regista Jeanne Candel, che presenta per la prima volta in Italia una nuova esperienza di teatro musicale ideata con Samuel Achache.

Danza A cinque anni dalla scomparsa, il Festival rende inoltre omaggio a Trisha Brown, icona della danza contemporanea. Appartengono invece alla nuova generazione di coreografe e coreografi Alexander Vantournhout, Ayelen Parolin, Luz Arcas con la sua compagnia La Phármaco e Yoann Bourgeois.

Teatro La sezione Teatro porta infine a Spoleto il regista tedesco Thomas Ostermeier e presenta in anteprima gli ultimi lavori di drammaturghi italiani quali Fabio Cherstich (“L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo”), Leonardo Lidi (“Il gabbiano”), Davide Enia (“Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno”) e del duo Antonio Rezza – Flavia Mastrella (“Porte”).

Progetti speciali Intorno al cartellone ufficiale, molti anche gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali che faranno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte, rassegne cinematografiche e mostre a Palazzo Collicola. Tra i “progetti speciali” anche quelli che vedono protagonista la Fondazione Carla Fendi, come sempre Main Partner del Festival. Rinnovando così il suo impegno per il Festival, la Fondazione ha annunciato “ArTechnology”, un progetto che esplora un binomio già nell’interesse della Fondazione da alcune stagioni. Sulla facciata del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi sarà presente l’ingrandimento di “Frammento Fatica N.26” dell’artista Daniele Puppi: un lavoro fotografico tridimensionale realizzato in 4 esemplari nel 2004 per la Lisson Gallery di Londra e ora in collezioni private. Nell’ex Battistero della Manna D’oro, oltre agli “Incontri con gli Artisti” che il Festival organizza durante i fine settimana dalle ore 11 alle 12, ci sarà poi uno spazio immersivo firmato da Gabriele Gianni dedicato a nuovi orizzonti tecnologici virtuali. Infine, sarà assegnato anche il riconoscimento “STEM Premio Carla Fendi” a un’eminente personalità della cultura scientifica in occasione del concerto finale, alla presenza del Maestro Antonio Pappano, del sindaco Andrea Sisti (presidente della Fondazione Festival) e della direttrice artistica Monique Veaute. Oltre a quelli della Fondazione Carla Fendi, sono numerosi pure gli altri “progetti speciali” come i laboratori internazionali a cura dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, le iniziative de La MaMa Spoleto Open, la rassegna “Musica da Casa Menotti” (Monini per Spoleto 65), gli appuntamenti a Palazzo Collicola (tra Arte e Cinema) e al Cinéma Sala Pegasus, i seminari della VII Giornata Nazionale del Mondo che non c’è e gli incontri del Comune di Spoleto.

Fonte: Umbria24.it

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