L’Umbria è una regione ricca di tradizioni e folklore legati all’arrivo della primavera, con festività e riti che affondano le proprie radici in epoche lontane. Scopriamo insieme alcune delle celebrazioni più affascinanti e significative che caratterizzano questa splendida regione italiana.
Calendimaggio ad Assisi
Ad Assisi, il fastoso Calendimaggio riporta alla vita le antiche rivalità tra le Parti di Sopra e di Sotto. Per tre giorni, la città si anima di canti, giochi, sfilate e banchetti, in un’atmosfera di sfida e festa.
Cantamaggio a Terni
A Terni, le notti del Cantamaggio vedono la gente riunirsi nelle piazze per ascoltare i maggiaioli, che invadono la città su carri allegorici e intonano canti d’amore in dialetto.
La Corsa dei Ceri a Gubbio
Il 15 maggio, giorno della festa di Sant’Ubaldo, Gubbio si veste a festa per la spettacolare Corsa dei Ceri, un evento che coinvolge l’intera comunità in una tradizione profondamente radicata.
La Pianta del Maggio a San Pellegrino di Gualdo Tadino e Isola di Fossara
A San Pellegrino di Gualdo Tadino, il 30 aprile viene innalzato un pioppo grande e uno più piccolo, mentre a Isola di Fossara, frazione di Scheggia e Pascelupo, un faggio viene tagliato dal monte Catria e piantato il 13 giugno, in occasione della festa di Sant’Antonio da Padova.
Il Piantamaggio: Antiche Tradizioni e Festività in Valnerina
In Valnerina, il Piantamaggio è un rito semplice ma coinvolgente che si svolge la sera del 30 aprile nei paesi della valle del Campiano, tra Norcia e Preci. Un tronco di pioppo cipressino, chiamato localmente “arbùcciu”, viene piantato nella piazza principale tra l’entusiasmo generale.
Il Maggio e la Competizione tra i Paesi
Il maggio, un albero alto dai 20 ai 25 metri, deve essere rubato e tagliato lungo il fiume Campiano al crepuscolo. Esso deve essere più lungo e perfetto rispetto a quello dei paesi vicini, altrimenti si scatenerà lo sfottimento generale.
Il Trasporto e la Pianta del Maggio
Il tronco viene adagiato su scale di legno o caricato sul rimorchio di un trattore e trasportato in corteo da una combriccola festante. Giunti in piazza, si procede alla sfrondatura e scortecciatura del tronco, che viene poi piantato al posto del maggio dell’anno precedente.
Simbolismo e Significato del Rito
Un tempo, l’albero veniva issato solo con l’aiuto di corde eorza muscolare, e il buon esito dell’operazione rappresentava una prova di virilità. Il simbolismo fallico del tronco e la robustezza maschile erano metafore e auguri di fertilità e rinascita della natura. Ancora oggi, in molte zone, per indicare l’atto sessuale si usa popolarmente il detto “armettere maggio”.
L’Innalzamento del Maggio con l’Aiuto delle Macchine
Se in passato l’energia e il vigore fisico erano fondamentali per innalzare l’albero, oggi vengono sostituiti da gru o bracci meccanici, che assicurano l’innalzamento del maggio senza rischi di “cilecca”.
Decorazioni e Bandiere sulla Punta del Maggio
Sulla punta del maggio, viene legato un ramo di ciliegio fiorito e viene infilata la bandiera italiana, a volte affiancata da quella europea. In alcuni casi, si utilizzano anche rami di maggiociondolo.
Festeggiamenti e Convivialità
Una volta piantato l’albero, iniziano i suoni, i canti degli stornelli e le mangiate. Nei diversi paesi, vengono offerti prodotti locali e vino, in un’atmosfera di convivialità che coinvolge anche i turisti e, talvolta, gruppi di visitatori abituali.
Serenate e Dichiarazioni d’Amore
A Campi di Norcia, i ragazzi approfittavano dell’occasione per cantare serenate alle finestre delle ragazze e dichiarare il loro amore. In base alla risposta ricevuta, le ragazze si vestivano in modo accurato o compivano gesti contrari al naturale.
Origini e Significato del Piantamaggio
Il rito del Piantamaggio affonda le sue radici nelle antiche feste pagane in onore di Maia, dea della fertilità, e si è evoluto nel tempo assumendo anche un carattere religioso. L’albero rappresenta un elemento di collegamento tra la Terra e il Cielo, simbolo di rigenerazione e redenzione.
Toponimi e Persistenza della Tradizione
La presenza di toponimi legati al maggio, come il Monte Maggio sopra Cascia o il Monte Galenne, testimonia la diffusione di questa cerimonia, che in alcuni casi si perpetua in altre feste paesane con l’innalzamento dell’albero della Cuccagna.
Il Piantamaggio e le Celebrazioni Adiacenti
Il Piantamaggio era anticipato dalle Rogazioni maggiori (il 25 aprile, giorno di San Marco) e seguito da Santa Croce (il 3 maggio). In entrambe le occasioni, i contadini celebravano riti propiziatori legati alle coltivazioni e alla protezione delle loro terre.
il Piantamaggio è una manifestazione che racconta la ricchezza culturale della Valnerina e l’importanza del legame tra l’uomo, la natura e la divinità.
Le tradizioni legate al Piantamaggio e alle celebrazioni della primavera in Umbria sono un patrimonio culturale ricco e affascinante. Ogni evento è un’occasione per riscoprire l’importanza del legame tra l’uomo e la natura, e per celebrare il ciclo della vita e la fecondità che caratterizza questa meravigliosa stagione.