In fondo è proprio vero lo sport è maestro di vita. Lo sanno bene i protagonisti delle competizioni ginniche, fra i due mondi corrono parallelismi straordinari. Dunque, non si può davvero perdere lo spettacolo “La leggenda del pallavolista volante” che verrà messo in scena al teatro Caporali di Panicale, giovedì 18 gennaio, alle 21.
Andrea Zorzi detto “Zorro” – il pallavolista due volte campione del mondo e tre volte campione europeo con l’indimenticabile Nazionale di Julio Velasco – sale per la prima volta sul palcoscenico e, grazie alla penna e alla regia di Nicola Zavagli, ci racconta la sua grande avventura.
Zorro è affiancato dalla bravissima Beatrice Visibelli capace come nessuna di disegnare un paesaggio narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano.
Un pallone sgualcito diventa il volante che il padre impugnava durante i molti chilometri percorsi nella sua vita d’autista. Le panche dello spogliatoio, dove ci si confrontava, si discuteva e si finiva spesso per litigare, si tramutano nel letto dove un adolescente febbricitante cresceva troppo e sognava di trovare una ragazza. Lo spazio del palco si trasforma in un campo da pallavolo, per rivivere le azioni mozzafiato scolpite nella memoria di tutti, le vittorie leggendarie e le sconfitte ancora brucianti. Ed ecco dipanarsi un affresco teatrale dove la vicenda personale s’intreccia alla storia e al costume, dove la luminosa carriera di uno sportivo viaggia attraverso la cronaca e la storia di un Paese: dalla campagna veneta degli anni settanta ai nostri giorni, dai racconti di un’adolescenza complessata, alla formazione di uno sportivo e poi di un campione.
Con questo spettacolo la Compagnia Teatri d’Imbarco, conferma il suo impegno sul fronte del teatro popolare di ricerca: un teatro che, grazie a un’indagine drammaturgica sempre in divenire e a un dialogo sempre aperto con il suo pubblico, sia capace di coniugare memoria storica e poesia, riflessione civile ed emozione, pensiero e gioco scenico. In questo caso, il teatro porta in scena lo sport e lo sport porta in scena la vita, con un crescendo di momenti a tratti ironici ed esilaranti, a tratti malinconici o persino drammatici.
Attraverso la biografia di un campione che ha segnato la nostra storia sportiva, riscopriamo con leggerezza la filosofia e il potenziale umano dello sport, al di là degli imperativi tecnici, economici e mediatici, con l’idea che nella vita, come nella pallavolo, senza una squadra non si possa arrivare da nessuna parte.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.