Sabato 24 marzo, a partire dalle ore 18, alla Zenoteca di via Prospero Podiani 14 a Perugia, performance di Angelo Maddalena dal titolo “In canto e in viaggio con Leopardi”.
Angelo Maddalena canta e (si) racconta il suo Leopardi, e mentre che c’è illustra il suo nuovo libro con disegni e acquerelli, autoprodotto (“autoproduzioni Malanotte”) e con un cd allegato con 9 brani, tra cui 5 canti di Leopardi musicati.
Perché Leopardi è stato e continua a essere considerato depresso e pessimista? Forse per nascondere una carica di ribellione e di insurrezione che si sprigiona da molti suoi scritti e poesie?
Angelo Maddalena ha viaggiato a Bologna, Firenze e Pisa, tre delle città dove Leopardi ha abitato, e ha scritto un diario di questo pellegrinaggio mistico, “eretico” e personale. Uno spettacolo e un libro con spunti di ironia e lucidità, comico e popolaresco, con molti spunti per leggere la realtà di oggi e la memoria storica.
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In una recenzione Veronica Rinero scrive:
“Caro Angelo, ho terminato la lettura del tuo libro. Non avevo mai preso in considerazione i diari di viaggio, non mi avevano mai affascinata. Un mondo di riflessioni, il tuo. Quella leggera ironia accostata al vivere di Leopardi, il labirinto di partenze ed arrivi, uno scrivere semplice, fluente ed emotivo. Poi… Gli abbozzi di pensiero e le immagini dei luoghi catturate da uno sguardo attento. I visi umani e quelli “inumani” (nel senso di oggetti o fiori), come il ritratto di Sara diretta a Firenze o quella rosa sul treno Bologna-Sanbenedetto.
La capacità di realizzare la realtà sotto abiti inusuali, quelle “linee” che prese separatamente sembrano per l’appunto semplici linee, ma che man mano si scoprono volti, essenze, luoghi e circostanze. Insegnamenti, concetti che cambiano sguardo e quel parlare della valigia come uno dei tanti “sacrifici” ai quali ogni giorno, a causa di un triste automatismo, ci sottoponiamo.
Quella tua smorfia in risposta all’affermazione di quella ragazza probabilmente animalista e vegana, proprio come me. Passi di vita, incontri, smorfie e sguardi.
Sul cd, devo dire che sono partita con un marcato tratto di scetticismo, che però ha avuto modo di scomparire e mutare in dolce ascolto, solo poco più tardi.
Che dire… Sì, non mi sarei mai aspettata di incontrare un tripudio d’ arte nello scomparto ruvido di un treno.
-Sorrido-
Sono felice che le tue parole si siano insinuate anche un po’ nel mio mondo, è sempre bello sapere che dentro noi vivono anche frammenti di altre essenze.
Detto ciò, non mi resta che ringraziarti per il dono di avermi incontrata e per aver condiviso la tua arte con me”.