Discesa in canoa lungo il Tevere informazioni
Lunghezza: 10 chilometri
Tempo di percorrenza: 2 ore
Periodo favorevole: novembre-maggio
Il punto d’imbarco sul Tevere è a Ponte Felcino, raggiungibile con la Strada Statale 3/Bis Terni-Cesena, dove si trovano i giardini pubblici Tebris e un ampio bosco didattico che permette di osservare numerose piante, tra cui quelle tipicamente ripariali autoctone come il pioppo, il salice e l’ontano, e specie caratteristiche di altri ambienti, ma che ormai si sono adattate al Tevere: il carpino nero, il leccio, l’acero di monte, la robinia e l’ailanto.
Attenzione alle difficoltà
Le sponde del fiume sono invase da una vegetazione formata da alberi e arbusti che talvolta immergono le loro fronde in acqua. Per questo durante la navigazione conviene tenersi a distanza dalle rive.
Superato il primo ponte, una bella pineta apre qualche raro squarcio sul paesaggio caratterizzato dalle colture di tabacco, cereali e girasole.
Dopo aver superato una piccola rapida (II grado), in località Pretola si incontra la prima torre affiancata da una chiusa. Si tratta di un complesso fortificato torre-chiusa-mulino, di epoca medievale, che testimonia gli antichi splendori del Tevere, quando il fiume svolgeva un ruolo di primaria importanza nell’economia della valle (per questo era presidiato da torri di avvistamento) e le sue acque erano irreggimentate dalle chiuse e usate per macinare il grano.
Proseguendo la nostra discesa, superiamo il ponte in prossimità di Ponte Valleceppi e
incontriamo uno sbarramento dove è necessario trasbordare la canoa sulla riva sinistra.
Quindi si entra nell’Ansa degli Ornari e da quì giungiamo a Ponte San Giovanni, dove risaliamo a riva, sulla sponda destra, all’altezza del ponte ferroviario.