Mobbing, viva il Primo Maggio, viva il lavoro

Come agire in caso di mobbing

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Il Mobbing è uno dei problemi che non fanno festeggiare serenamente il Primo Maggio.

Il Primo Maggio  “dovrebbe” essere la festa del lavoro e soprattutto del lavoratore.

Oggi più che mai, è sentito da tante, tantissime persone, come una beffa! Purtroppo molte persone combattono sempre di più, da mesi, anni, contro persone ingiuste, cattive che le avvelenano il posto di lavoro.

Si fa presto a dire che il lavoratore ha dei diritti, e che nei tempi moderni è tutelato. Il periodo critico che stiamo vivendo, aumenta “i problemi” sul posto di lavoro e non sempre la colpa è del datore di lavoro che se ne approfitta perché ci sono persone in abbondanza che cercano lavoro!

Spesso sono i stessi colleghi, che si trasformano in boa. Inizialmente “la vittima” nemmeno si rende conto. I boa, vedendo che hanno campo libero, aumentano “le loro azioni” e da attacchi sporadici, passano addirittura ad attacchi giornalieri. Molti si fanno forte perché inizialmente uno non agisce, c’è chi si fa forte essendo “il lecchino” del capo, si fa forza perché spalleggiato da altri colleghi, si fa forte perché nota che la persona attaccata pian piano si sta trasformando in un pezzo di pongo nelle loro mani.

Nessuno, ma proprio nessuno deve accettare di essere maltrattato emotivamente sul lavoro.

Abbiamo come già detto, i nostri diritti, che vanno rispettati, da chi sta sopra di noi, a chi sta sotto di noi. La paura di perdere il posto di lavoro, soprattutto in tempi critici, non aiuta di certo, anzi, procura spesso malesseri fisici e/o mentali.

Molti, non essendo informati, non sanno che si possono chiedere dei giorni per questi malesseri fisici/mentali, causati dai nostri cari colleghi e/o datore di lavoro.

Una volta intrapreso questa giusta strada, non solo rischieranno i colleghi, ma in primis il datore di lavoro, che dovrebbe tutelare i suoi dipendenti.

Approfondiamo o meglio spieghiamo cos’è il mobbing.

Mobbing può essere il demansionamento o svuotamento delle mansioni, controlli esagerati sulle attività lavorativa, usare persone o mezzi per controllare l’operato dello stesso dipendente/operaio, trasferimenti ingiustificati del dipendente/operaio, emarginazione o isolamento, dequalificazione, sottrazione di compiti e responsabilità caratteristiche delle mansioni con eventuale assegnazione ad altri dipendenti, continuo sovraccarico di lavoro, richiami continui e ingiustificati, molestie sessuali, diffamazione (che sarebbe pure un reato previsto e punito dall’art. 595 c.p.), …

Sei vittima di mobbing? Se sei fortunato hai un datore di lavoro a cui ti puoi rivolgere, per cercare di risolvere INSIEME questo problema.

Se sei meno fortunato, cerca aiuto e soprattutto non aspettare che ti ammali o decidi di lasciare il posto di lavoro, piuttosto che combattere questa enorme ingiustizia.

Puoi andare a parlare con un sindacalista del CGIL, CISL o UIL oppure ti fai “aiutare” da un bravo consulente del lavoro.

Agite e non subite!

La vita è una e va vissuto il più sereno possibile e visto e considerato che gran parte della vita la viviamo lavorando … Buon Primo Maggio!

Fonti:
www.consulentidellavoro.it

www.wikipedia.it

www.uniconsum.it: http://www.uniconsum.it/fisco/98-mobbing-mezzi-di-tutela-del-lavoratore.html.

www.senato.it: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/910759/index.html?part=ddlpres_ddlpres1.

www.lavorosi.it: http://www.lavorosi.it/rapporti-di-lavoro/dovere-di-sicurezza-e-norme-prevenzionistiche/cassazione-rapporto-tra-il-mobbing

www.laleggepertutti.it.

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