Le poesie degli studenti del Capitini dedicate all’uomo della pace

L'evento è stato organizzato da Alessandra Di Cesare, madrina di -Umbria Poesia Festival-

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Aldo Capitini - Marcia della Pace
Aldo Capitini - Marcia della Pace
La premiazione delle migliori poesie con al centro il tema di Aldo Capitini e dei  suoi ideali di pace e di non violenza, si è svolta lo scorso 9 giugno presso la Sala Congressi dell’ITET Aldo Capitini.  Il Premio di Poesia era dedicato agli studenti dell’ITET nell’anno capitiniano, 50′ Memorial, (nel 2018 ricorre infatti il 50′ anno dalla scomparsa di Aldo Capitini).

Le parole di ringraziamento di Alessandra Di Cesare

-Ringrazio l’Istituto Aldo Capitini di Perugia per avermi concesso l’onore di dar vita insieme agli studenti a un progetto a cui tenevo in modo particolare, ossia la celebrazione, attraverso la Poesia, dei valori trasmessi dal Capitini.

Come madrina di Umbria Poesia Festival ho pensato di interagire da subito con l’istituto per celebrare l’anno capitiniano 2018 in quella che dovrebbe esserne la sua culla ideale, terreno fertile di valori per giovani allievi in una scuola a lui intitolata.

Molti conoscono Capitini per la Marcia della pace, per le sue idee politiche, ma pochi lo conoscono in qualità di Poeta-.

la poesia classificata al quinto posto è: La pace, della Classe 1 A Sport

La pace è una cosa bella
La pace è come un fiore a primavera
La pace è grande…è mondiale

La pace gira tutta la Terra

dicendo che non si fa guerra

La pace è un pensiero d’amore emozionante

La pace è gioia

La pace è amore

La pace è un bambino che sorride ad un amico
La pace nel mondo, la pace nel cuore
La pace è darsi la mano e andare lontano

La pace è nell’aria
La pace è nel cuore
La pace è un mondo pieno d’amore

Il mio desiderio, quello più profondo,
è che ci sia per sempre la pace nel mondo!

La poesia classificata al quarto posto e’: la denuncia, di Marta Furiani  5 B AFM

Inferti dalla lama,

si contano i fendenti.

In pochi minuti

si avventa la belva,

ma vana e impotente

si aggrappa alla vita.

Fu il rifugio dell’incapace

quest’atto ostile.

Nessuno schieramento

nella serata dell’otto,

ma solo il silenzio

danneggia il suppliziato.

La neutralità favorisce il carnefice

gridavano i cari.

L’omertà dei servi

nel paesino regnava.

Fu così che segnò, l’applauso dei vinti,

l’arma dei non più innocenti.

Che si denuncino

al nascere

questi teatrini.

Reprimiamo

il male e il cattivo

dell’umano.

Così si annunci

un cielo alato

e che l’odio e il male,

del diavolo in terra,

si rinchiudano

in un barattolo serrato.

Di seguito  presentiamo le tre poesie finaliste vincenti  cui sarà assegnato non solo attestato di partecipazione ma anche un contributo per le spese di classe

La poesia classificata al terzo posto e’: Aldo Capitini, di Mattia Carruba 1 B CAT

Della marcia sei l’inventore
della pace predicatore,

la nonviolenza la tua dottrina,
la pace la tua arma DIVINA.

Insieme a GHANDI l’hai insegnata,
ma la guerra non è terminata.

Il tuo pensiero resiste adesso
in un futuro un po’ diverso.

Noi giovani siam tuoi seguaci,
le nostre armi sono loquaci,
la nostra forza sta nel pensiero
per noi il futuro è un desiderio.

La poesia classificata al secondo posto è: Grazie Aldo, della classe IV A TEC

Villaggio Santa Livia :
un portone , nessun ascensore ,
tanti scalini, tanta energia.
Quanta fatica,
conosciamo bene questa via.
E’ una giornata per noi speciale
la tua casa dobbiamo  osservare,
siamo geometri, un tempo agronomi,
i nostri sogni tanti,
sono pochi  i nostri anni.
Ogni angolo valutiamo,
pareti e soffitti esaminiamo
è uno studio ben mirato,
per un lavoro raffinato.
Un geometra, vede substrati lineari,
noi No,  il nostro sguardo è strabico,
questo casa racconta di TE,
noi non siamo sordi, e
nemmeno indifferenti .
La tua macchina da scrivere,
giace su un tavolo,
bisogna farla ripartire,
testimonia il passato,
ma quanto tu hai scritto
rappresenta il presente e il futuro.
Ci hai insegnato
che l’ascolto
è una operazione difficile,
che dà voce all’altro,
se riesci a farlo
sei come nuovo,
vivi più dimensioni,
ricche nella loro unicità.
Ascoltare non vuol dire tacere
bensì imparare a dialogare
a tracciare incontri,
a questo è destinata la tua casa .
Nel nostro tracciare,misurare,
teniamo conto degli spazi di tutti,
non siamo geometri  per caso.
Usciamo sul terrazzo
fettuccia e laser hanno un sobbalzo
ben venga la professione ma,
oltre alla mente anche il cuore,
il nostro sguardo si perde lontano
in un paesaggio mozzafiato.
Restiamo fermi a guardare,
Aldo a noi compare ,
nella sua veste di scrittore
e illustre pensatore.
Grazie Aldo sei un “grande”
crei   ponti e non divisioni.

Ed infine la poesia classificata al primo posto: La Non violenza è la pace, di Nicoleta Martenco

con la seguente motivazione:

Questa poesia comincia subito con un’affermazione forte, possente e pesante come un macigno: “la non violenza è la pace”! Questo verso poetico, o meglio, veramente poetico, può essere tranquillamente confrontato ad un aforisma filosofico, frutto di anni ed anni di riflessioni e di libri e libri scritti con infinita fatica. A differenza di questi ultimi, però, è ricco della forza, della freschezza e della concisione che solo la Poesia possiede! Questo è uno splendido omaggio ad Aldo Capitini poeta e filosofo! Con il verso “siamo noi che decidiamo la nostra dignità interna” il componimento rimanda al concetto della compartecipazione, tanto caro ad Aldo Capitini, dunque anche esso rappresenta un gran bell’ossequio al grande Filosofo e Poeta!

Infine, ma non da ultimo, è importante la chiusa della poesia che ci ricorda che la pace e la non violenza sono i valori che dovrebbero stare alla base della nostra “umanità”.

La non-violenza è la pace

Urliamo forte in eterno,

Solo il nostro eco fugace

Ci può salvare dall’Inferno.

 

Siamo noi che decidiamo

La nostra dignità interna

E solo una scelta abbiamo

Di fare pace o la guerra.

 

Facciamo noi questo futuro,

Viviamo noi in questo mondo,

Non lo dobbiamo fare duro

Con questa rabbia come sfondo.

 

La vita-già sanguinosa e ferita

Del tradimento,rabbia,sospiro

Che strappa l’anima agitata

Dal nostro povero destino.

 

Riportiamo pace nella terra!

Il nostro ruolo è di aiutare,

Basta vivere in questa querra!

E insieme il dolore affrontare.

 

Facciamo noi la nuova storia,

Dove l’orgoglio è pace e bontà

Per l’eternità durerà la nostra gloria,

Dipende tutto dalla tua volontà.

 

Dipende tutto da noi stessi,

Abbiamo tutto nelle nostre mani,

Lasciamo stare gli interessi,

Dobbiamo essere umani.

 

 

 

 

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