Dopo il terremoto di due anni fa, il turismo in Umbria aveva subito una importante flessione degli arrivi e presenze di turisti, anche e sopratutto a causa delle allarmanti notizie di continue scosse che hanno martoriato Umbria e Marche. I media nazionali hanno spesso enfatizzato degli eventi sismici -non eccezionali- che se aumentavano l’audience delle tv e i lettori dei giornali, danneggiavano enormemente il settore turistico della nostra regione.
Secondo i dati che emergono da una indagine di Federalberghi Confcommercio, (tra un campione reputato significativo di strutture ricettive), nel mese di Giugno si è registrato un allineamento dei flussi turistici simile a quello precedente il sisma del 2016.
I dati comunicati da Federalberghi-Confcommercio
– ha spiegato l’organizzazione – evidenziano il “consolidarsi di un trend incoraggiante”, il confronto 2018-2017 riferito ai mesi di maggio e giugno è “positivo” per il 50% degli intervistati, stabile per il 23%, negativo per il 22%.
Riguardo la occupazione nel settore ricettivo, sempre secondo Feralberghi, -più significativo ancora- è il confronto con il 2016, con oltre il 54% delle strutture che ha registrato un aumento del tasso di occupazione tra il 10% e il 49% rispetto al periodo pre-terremoto.