Spoleto Arte, a cura di Vittorio Sgarbi, il “Premio Modigliani”,un riconoscimento internazionale che mira a far riscoprire un maestro importante del Novecento che “vibrava per le emozioni ed emanava un’energia interiore molto forte”.
Modigliani, l’artista maledetto per eccellenza, la cui memoria è tenuta alta e ben in vista da numerosi artisti e Spoleto ha saputo incorniciare magistralmente una così elevata bellezza.
Ritorna a Spoleto con meritata attenzione e coinvolgimento da parte del pubblico, “Spoleto Arte”a cura di Vittorio Sgarbi, con un singolare appuntamento artistico che dal 13 Ottobre al 10 Novembre colloca la mostra “Premio Modigliani”all’interno delle stanze di Palazzo Leti Sansi (via Arco di Druso 37) e di Casa Modigliani presso Palazzo Montani (piazza Fontana 3).
L’inaugurazione è avvenuta sabato 13 Ottobre alle 17 e vi è stata la speciale partecipazione di personaggi di un certo rilievo quali Alberto D’Atanasio di Casa Modigliani, Roberto Villa, fotografo di fama internazionale strettamente conosciuto da Pier Paolo Pasolini e da Dario Fo, Silvia Casarin Rizzolo, direttore d’orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Antonietta Di Vizia della Rai, Valentina Orlando giornalista e scrittrice, Salvo Nugnes presidente di Spoleto Arte ed infine Francesco Marano, pianista di calibro internazionale.
Gli artisti sono i sommi protagonisti, il perno centrale di questa affascinante manifestazione, la cui premiazione avverrà a Casa Modigliani per poi proseguire in un clima davvero festoso a Palazzo Leti, dove sono esposte le opere degli stessi autori.
A Casa Modigliani sarà presente una videoespozione di queste creazioni.
Spoleto Arte mira a mantener viva al massimo la memoria del celebre artista Modigliani, da cui prende il nome,con l’auspicio di espandere la bellezza della sua produzione sia in Italia che all’estero, quindi portare gli artisti al di la dei confini nazionali, riconoscendo nel loro valore i nuovi talenti e quelli già affermati da tempo.
Il professor Alberto D’Atansio ha affermato con parole toccanti e cariche di significato che il Premio Modigliani è un riconoscimento internazionale,in cui ciascun pittore si inoltra in maniera quasi mistica in un percorso trascendente a scoprire, decifrare, a dare un volto all’idea stessa che a spinto Amedeo Modigliani a scoprire l’anima, inoltrandosi in un tessuto di emozioni che non possono aver immagini.
Dar vita all’immaginario è il duro compito a loro attibuitogli, dove l’anima deve scovare la figura, il colore e la forma in quanto Modigliani ha sempre vissuto sulla base delle emozioni, dell’indefinito, dell’amore e dell’energia piena di vibrazioni arrecata da queste, infatti “vibrava per le emozioni e per l’energia interiore”.
I lavori degli artisti spaziano dal figurativo all’astratto, dal discorso pittorico allo scultoreo,fino ad arrivare alla scrittura,cogliendone le svariate sfaccettature; alla mostra è andato degno di particolare attenzione il contributo video dei critici Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio.
Modigliani è considerato l’artista maledetto per eccellenza, stroncato da una vita dissoluta e segnata dalla tisi ma ricordato per una profondità sconfinata che ha saputo esprimere in tutte le sue opere.
Toccanti le sue parole che voglio ricordare: “la vita è un dono, dei pochi ai molti,di coloro che sanno e che hanno a coloro che non sanno e che non hanno”.