Gli asparagi selvatici, o anche detti di bosco, sono delle piante spontanee che possiamo scorgere casualmente durante una passeggiata, è utile sapere come riconoscerli e dove trovarli con maggiori probabilità di tornare con un bel mazzo di questo gustoso “frutto” della natura.
Gli asparagi selvatici cominciano a crescere dal suolo con l’arrivo della primavera. Spesso compaiono in prossimità di leccete o nelle vicinanze di boschi composti da latifoglie, (alberi di castagne, faggio, rovere e pioppo) ma riconoscere gli asparagi selvatici non è sempre così semplice.
Conosciamo il vero asparago
Va premesso che l’unico tipo di asparago che può esser considerato in tutto e per tutto asparago selvatico, è solo l’asparago pungente o Asparagus acutifolius
È un cespuglio disordinato, composto da rami solitamente stretti e con foglie di dimensioni contenute, al cui picciolo è posta una spina.
È una specie che può raggiungere anche il metro e mezzo d’altezza ed è conosciuta principalmente per il delizioso turione che essa produce. Pertanto, quel che siamo soliti chiamare come “asparago”, altro non è che un germoglio primaverile emesso dalle radici della pianta, quello che gli esperti botanici chiamano, turione.
L’asparago è quindi un germoglio diritto che si erge dal suolo; solitamente di color verde o anche biancastro, lo si coglie con un taglio netto alla base e fino al ritorno a casa va conservato all’interno di un contenitore che lo protegga dai raggi solari.