BUON COMPLEANNO ILARIO CASTAGNER!

L'allenatore del "Perugia dei miracoli" compie oggi 80 anni

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Ilario Castagner
Ilario Castagner

Ilario Castagner giunse in Umbria all’inizio degli anni sessanta e non se n’è mai più andato, è divenuto umbro di adozione.

Il suo ruolo era quello di attaccante, realizzò 33 goal in tre stagioni nella squadra del Grifo, al tempo guidata da un  altro indimenticabile della panchina biancorossa, Guido Mazzetti. Nella stagione 63/64 vinse anche la classifica marcatori, con 17 reti.

Un Dna da allenatore

Ilario Castagner ha ottenuto i suoi migliori risultati calcistici, proprio da allenatore con il Perugia. Una carriera iniziata fin da molto giovane, (visto che a soli 26 anni già frequentava il corso per diventare tecnico), una scelta lungimirante, poichè non ancora 30enne, fu costretto al ritiro per un grave infortunio.

Nel 74 il suo primo rientro al Perugia, chiamato dalla società guidata da Franco D’Attoma che lo aveva fiutato nelle giovanili dell’Atalanta. Subito una bella promozione in serie A, poi i “miracoli” che arriveranno nei campionati successivi, con le vittorie storiche sulle grandi squadre del Nord e il secondo posto con il record di imbattibilità nella stagione calcistica 78/79.

Dopo una sfortunata stagione 79-80 (con il compianto Paolo Rossi), passò alla Lazio, in B, ma l’allenatore trevigiano non replicò l’impresa perugina fallendo la promozione. Ramaccioni (che era con lui a Perugia) lo chiamò a Milano a guidare i rossoneri, retrocessi in Serie B, questa volta la promozione arriva puntuale. Segue l’esperienza all’Inter, dove raggiunge la Uefa, poi tre anni all’Ascoli.

Dopo la salita in B con la gara di Foggia, (promozione annullata per illecito sportivo), l’anno successivo ottiene  ancora la promozione, stavolta inoppugnabile. Ilario Castagner non viene confermato, per poi tornare sulla panchina del Grifo nel 1998, (in serie B), stagione in cui, ancora chiamato in corsa, realizzò una clamorosa rimonta in undici giornate, fino a giocarsi la promozione col Torino, nello spareggio vinto ai rigori. L’anno dopo in serie A, iniziò bene, lanciando la “novità” Nakata, ma per un litigio con Gaucci rassegnò le dimissioni.

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