Città di Castello 51ma edizione del Festival delle Nazioni

Un’interessante fusione con la cultura musicale della Repubblica Ceca a Città di Castello e nei borghi dell’Alta Valle del Tevere.

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Donato Renzetti
Donato Renzetti

La edizione 2018 del Festival delle Nazioni si svolgerà da sabato 25 agosto a venerdì 7 settembre nei meravigliosi luoghi artistici di Città di Castello e in alcuni caratteristici borghi dell’Alta Valle del Tevere, dedicata principalmente alla cultura musicale della Repubblica Ceca.

Un cartellone che prevede 18 eventi principali  con artisti di fama internazionale.

Singolare il ritorno di tre complessi orchestrali di una certa notorietà: la Filarmonica Gioachino Rossini diretta da Donato Renzetti, l’Orchestra Filarmonica della Boemia meridionale a cura di Jan Talich ed i Virtuosi Italiani con Aldo Sisilo.

Un percorso davvero ricco che prevede anche la presenza di svariati gruppi cameristici con artisti di alto livello; cito la violinista Sara Pastine, la pianista Giulia Contaldo e Silvia Ciammaglichella, il clarinettista Mattia Aceto e tanti altri.

Aprendoci allo scenario dei linguaggi contemporanei vi sarà la cantante pop Lenny tanto attesa, il teatro di figura del Black Light Theatre Srnec di Praga ed il corpo del Balletto Nazionale del Teatro della Moravia-Slesia.

In occasione della ricorrenza della morte del celebre Gioachino Rossini avrà luogo il concerto di avvio della manifestazione grazie alla presenza della Filarmonica a lui dedicata, diretta dal maestro Donato Renzetti ed inoltre il percorso sarà condotto dalla voce di Antonio Olivieri.

In questo anno vi è la ricorrenza del cinquantesimo anniversario del Sessantotto e della Primavera di Praga e queste tematiche verranno brillantemente celebrate in uno spettacolo in prima assoluta di Ivan Teobaldelli e Maurizio Perugini, “1968 Praga Primavera”.

Un appuntamento di rilievo che è anche una vantaggiosa possibilità è il Concorso nazionale Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera, che giunge alla seconda edizione.

Molto suggestivo l’intervento di Gispy Way con il suo violino blu che ci permetterà di spaziare nella cultura ungherese, zingara e nelle regioni morava e boema.

Valeria Girolmoni

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