La pandemia da Covid-19, le regole altalenanti, i dati incerti sui contagi che variano ogni giorno, i vaccini che arrivano a singhiozzo, in un momento ove regna una evidente “confusione mentale” e mediatica, gli eventi culturali non possono che essere rinviati a tempi migliori.
La nota sul rinvio dell’Assessore Tofanelli
Questa decisione, (anticipata dal sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta), viene spiegata, dall’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli:
“Dipende dall’andamento dell’emergenza sanitaria Covid-19, che rende incompatibile spesso ma soprattutto penalizzante per un’iniziativa di grande prestigio e profilo la convivenza con regole anticontagio in vigore. Insieme ai maggiori enti pubblici e culturali – ha detto – abbiamo convenuto sull’opportunità di una nuova tempistica definita con i referenti scientifici dell’iniziativa e inserito nel calendario più globale di un Cinquecentenario, funestato dalla pandemia. Speriamo fortemente che a settembre il Covid possa essere, almeno nelle sue peculiarietà sanitarie, in fase di superamento e che la mostra di Raffaello possa intercettare la platea di pubblico che merita per la qualità delle opere che porterà a Città di Castello e il concept che la sostiene, un racconto di formazione, il passaggio da Raffaello allievo di talento, a magister”.
(fonte e foto:ansa.it/umbria/)