Una apertura migliore non poteva darsi per un festival che si fregia del titolo di “Musica dal mondo” e che da diciannove anni offre la pedana della città di Perugia a cori e orchestra internazionali che compiono, a titolo di educazione il loro piccolo “Viaggio in Italia”.
Nel tardo pomeriggio di ieri la sala dei Notari, palcoscenico sempre privilegiato per tutto quanti di “civico” si realizza nel centro storico, è stata letteralmente inondata di giovanissimi canterini perugini che erano venuti ad ascoltare e sostenere una delle formazioni più pittoresche che si sono vite in questi ultimi tempi.
Una ventina di ragazze e di adolescenti che formavano il coro della scuola musicale giovanile n. 7, una delle più accreditate della storica metropoli russa, offrivano le loro fresche voci a un abbraccio con la città, a cui hanno risposto formazioni locali assemblate da Assiomi, l’associazione culturale che dal 1995 promuove progetti di socializzazione e di diffusione attraverso l’esercizi concreto della musica. Al punto di schierare un ensemble di chitarre (Istituto comprensivo Perugia 4), il coro Girasuoni (Istituto Mameli-Magnini di Deruta) e gli allievi del Conservatorio Antinori.
Un grande applauso ha salutato l’esibizione delle deliziose cantanti sarmatiche dirette da Ludmilla Sardarova e da Natalia Solomko. Tra le tante melodie intonate colpivano quelle autenticamente nazionali,come il conosciutissimo Kalinka, la canzone popolare ucraina Schedrik e “La strada d’inverno” con cui Sviridov ha rivestito le parole di una poesia di Puskin. E non poteva colpire gli ascoltatori l’elettrizzante “Funiculì funiculà”, la tarantella napoletana rigorosamente cantata in russo.
Il concerto faceva seguito alla conferenza stampa tenuta al mattino in palazzo della Penna, alla presenza dell’assessore Maria Teresa Severini. Nel corso dell’incontro con la stampa il presidente nazionale AGiMus, Salvatore Silivestro, ha voluto sottolineare come la fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale consenta a “Voci dal mondo” di far fronte alla incredibile richiesta che tours operators internazionali indirizzano alla sede AGiMus perugina per ottenere una significativa presenza nel cartellone di primavera-estate. Una sinergia messa in atto anche grazie al concorso degli uffici logistici dell’Università per Stranieri, disposta a fornire gli indispensabili supporti pubblicitari, in particolare gli indispensabili programmi di sala dei concerti. Nel corso della conferenza stampa l’assessore Severini ha ribadito la sua convinta partecipazione al buon esito della programmazione, ricordando come le tappe di “Musica dal mondo” contribuiscano fattivamente a definire quella immagine promozionale di una città seriamente votata ad accogliere decine e decine di giovani esecutori che cantano e suonano, ma dimorano, soggiornano in loco, e apprezzano ed ammirano il contesto che gli accoglie.
A pescare tra i numeri del festival non si può che rimanere convinti dalla serietà di una proposta che elenca 26 eventi, di cui 19 a Perugia, e 7 sul territorio provinciale. Dieci di questi costituiranno il contenitore dei concerti di primavera, che si svolgeranno da marzo a giugno. Poi, in prima estate sarà la volta di ospitare ancora una volta la tournée umbra dell’orchestra del Conservatorio Popolare di Ginevra che soggiornerà in agriturismo dal 30 giugno al 7 luglio, producendosi in concerti che abbracceranno Pancale, Assisi, Todi, Bevagna e Tuoro.
Tra le presenza primaverili possiamo segnalare la data del 29 aprile con il trio VibraHarp che suonerò nella chiesa di Sant’Antonio del Borgo un programma Perugia-New York. Il 14 giugno tre cantautrici canadesi dell’Ontario si produrranno in concerto in collaborazione con l’associazione perugina “Sul palco della vita”. Il10 maggio nell’aula magna dell’Università per Stranieri il coro femminile Salvia di Stoccolma riporterà nell’ateneo internazionale la voce della Svezia. Il particolare programma della formazione muliebre, come assicura Maria Hansson, ex-studentessa del Gallenga e mediatrice del progetto, vuol essere un invito a considerare la musica come un indispensabile progetto di felicità e di benessere.
Il 21 giugno, festa europea della musica, l’orchestra d’archi di Bangkok porterà la lontana voce della Tailandia nel contesto della grande tradizione accademica.
L’assessore Severini, scorrendo i fogli della relazione artistica che le ha sottoposto Silivestro, non ha potuto che constatare come “Musica dal mondo” contribuisca a valorizzare le strutture produttive e recettive di Perugia e del comprensorio. Esempi del recente passato ricordano come nella Pasqua 2016 un intero college americano della California, 500 persone tra studenti e accompagnatori, ha soggiornato in alberghi di Perugia e di Assisi. E questo avviene a ogni concerto del festival, nella misura in cui i ragazzi che suonano e i loro tutors dimorano nel luoghi dove cantano e suonano. Un motivo di più per andare nella giusta direzione di una città che scoppia di musica e che ne diffonde a tutti i livelli i positivi effetti di maturazione e di crescita umana e culturale.
Stefano Ragni