Coronavirus: Cosa accadrà ai concerti?

Il coronavirus ha stravolto le nostre vite, di recente stanno emergendo le prime indiscrezioni riguardanti la musica dal vivo. Cosa succederà a questo settore?

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2014
Concerto Vasco Rossi
Concerto Vasco Rossi

Tutto il mondo, come ben sappiamo, sta vivendo un momento molto difficile. Sicuramente la musica non è una priorità, le emergenze sono altre, ma il silenzio che avvolge la questione non rende giustizia a un settore che ogni anno mobilita milioni di persone tra discoteche, concerti e festival. Nel 2019 il fatturato a livello mondiale della musica dal vivo è stato di ben 27 miliardi, quest’anno ne erano previsti 29. Assomusica, la principale associazione degli organizzatori e dei produttori di spettacoli di musica in Italia, riporta che nel 2018 il nostro Paese è stato uno dei più importanti mercati per la musica live nel mondo, piazzandosi al 6° posto a parimerito con il Canada.

In una recente intervista, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro ha dichiarato che tutti gli eventi, che prevedono aggregazioni di persone, saranno sospesi fino a quando non si troverà un vaccino contro il Coronavirus. Ciò equivale a dire che tutti gli spettacoli saranno bloccati per almeno un anno, infatti stando a quanto riportato dai ricercatori, nella migliore delle previsioni, il vaccino non sarà pronto prima di 12 mesi.
Dunque, quali saranno le ripercussioni se la situazione dovesse rimanere questa?

Sicuramente il settore verrebbe colpito da una crisi senza precedenti. A farne le spese saranno le imprese più piccole: discoteche, fornitori di attrezzature per concerti, associazioni culturali. Per quanto riguarda, invece, i grandi festival musicali, l’ impatto economico sarà sicuramente più contenuto. Tutto questo genererà un effetto a catena che coinvolgerà anche altri settori. Se le piccole attività non potranno lavorare, con tutta probabilità molte persone perderanno il posto di lavoro, ciò causerebbe una diminuzione dei consumi e non farà altro che aggravare le tristi previsioni che stanno comparendo all’orizzonte riguardo al nostro PIL.

Quindi va trovata un’ alternativa che possa quanto meno tamponare la situazione. Bloccare tutto non sembra essere la scelta migliore. Molti eventi, tra cui il festival spoletino dei Due Mondi, sono momentaneamente slittati a fine estate. Incerta ancora la sorte di Umbria Jazz che tra i tanti artisti ospiterà la pop-star internazionale Mika. Ufficiale, invece, la cancellazione di Umbria jazz spring, in programma a Terni dal 21 al 24 maggio.
Nessuna novità riguardo ai principali festival italiani (Firenze Rocks, Lucca Summer Festival, I-Days, Milano Rocks) ma l’ ipotesi sembra essere l’ annullamento, soprattutto se si guarda agli altri festival europei. Infatti sono già molte le cancellazioni tra le più importanti quella di Tomorrowland e del Pinkpop Festival.

E intanto? Intanto possiamo accontentarci con le tante iniziative online che molti artisti stanno promuovendo. Tra queste il “One World: Togheter At Home”, voluto da Lady Gaga per raccogliere fondi a supporto dell’ OMS. Si tratta di un concerto trasmesso in streaming che ha visto tra i partecipanti artisti del calibro di: Elton John, Rolling Stones, Andrea Bocelli, Billie Eilish, The Killers, John Legend, Zucchero, Michael Bublé, Paul McCartney.
Si preannuncia un’estate senza musica, un’estate senza discoteche, concerti, sagre. L’augurio è che si possa tornare quanto prima a cantare e a ballare sotto al palco e che vi sia da parte delle Istituzioni una risposta concreta.

Lorenzo Cesarini

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