Coronavirus, occasione per migliorarci! 

Partiamo dal capire insieme perché la coercizione domiciliare ci crea stress, ansia, timori e paure.

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Miglioramento
Miglioramento

 

Tutti abbiamo certamente paura del contagio, é giusto rispettare le regole, certo. Molti hanno impegni da sbrigare, purtroppo rimandati a data incerta.

L’incertezza crea ansia, ma soprattutto, va detto, che l’ ansia é tipica di tutti coloro che vogliono avere tutto sotto controllo.

Non é vero che si é felici quando si può mangiare al ristorante o se si va al mare, se si va in giro per negozi, no, questi sono momenti di svago. Costretti a casa, invece, in tanti avvertono la paura di restare soli e di pensare, il pensiero ci distingue dagli animali eppure gli umani lo temono.

L’ essere umano vive troppo spesso di attaccamento alle cose, abitudini e situazioni, già solo il fatto di non poter uscire il sabato sera, per fare un esempio, per molti é motivo di angoscia.

Ma gli attaccamenti  in apparenza garantiscono conforto e protezione, in realtà sono una gabbia per il nostro cervello, ogni attaccamento rappresenta solo la volontà di mantenere intatta una situazione attuale senza cambiamenti di alcun tipo.

La felicità vive di idee, immaginazione, dell’ euforia tipica di chi crede in qualcosa.

Questo periodo di restrizioni potrebbe essere dunque una rara occasione per noi tutti per cambiare alcune cose della nostra vita portandoci verso la felicità, ovvero verso quella gioia di vivere che ci é congeniale ma cui ci si dedica troppo poco perché la si vuole ma senza cambiare una virgola.

Siamo ora i capitani della nostra vita, possiamo organizzarci per realizzare qualcosa che di solito non facciamo.

Non pensiamo dunque sempre e solo alle restrizioni, pensiamo invece finalmente a cosa ci permette di fare questo periodo:

Innanzitutto, possiamo rallentare, abbandonando i ritmi frenetici dei giorni normali.  Concederci del tempo tutto per noi e dedicarci ai nostri cari, alla cura dei nostri amici animali, occuparci di ciò che abbiamo trascurato. Possiamo leggere, scrivere, ascoltare musica, curare le piante e la casa, sperimentare nuove ricette, dare spazio alla creatività.  Credo che queste siano alcune delle cose che possiamo fare nel tempo dilatato di questi giorni sospesi. Un tempo che, malgrado tutto, ci insegna la pazienza, la moderazione, che ci impone la flessibilità, la sobrietà, che ci invita a ridefinire le priorità, suggerendoci come aggiornare le nostre “mappe”. Un tempo per ritemprarci, da dedicare alla riflessione, perché maturino nuove consapevolezze e prendano forma nuovi progetti. Un tempo che ci pone di fronte a noi stessi, contadini di un orto ideale, in cui potare ciò che non serve più, per far fiorire i germogli che custodiamo in noi, preparandoci alla raccolta di nuovi frutti. Che sia una buona semina per tutti!

Alessandra Hropich 

 

Alessandra Hropich 
Alessandra Hropich

Conosciamo Alessandra Hropich 

Alessandra Hropich é una laureata in Legge che sceglie, dopo una breve esperienza di pratica legale di dedicarsi alla scrittura. Scrive gli argomenti per i Convegni già dai tempi dell’ Università. Poi lavora nelle Redazioni programmi televisivi e alle dipendenze di un Autorità Garante. La scrittura l’ ha sempre accompagnata in ciascun lavoro che ha svolto, anche per un partito politico.
Pubblica il primo libro nel 2007, lo stesso che poi verrà rieditato da Bibliotheka edizioni. Dopo il successo di “Quando il Mostro é il proprio padre!”, sono usciti altri tre libri, tra cui: “La felicità? Ve la dò io!”
Da sempre appassionata al sociale e alla psicologia umana, tutti i libri della scrittrice descrivono la realtà ma soprattutto la mente umana e i suoi misteri.

https://www.youcanprint.it/fiction-generale/la-felicit-ve-la-do-io-9788893320665.html

 

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