Le fiabe sono un patrimonio universale, capaci di attraversare generazioni e cultura, portando con sé la magia dell’infanzia e le lezioni della vita. Ma cosa accade quando queste storie senza tempo si fondono con il linguaggio vivo e autentico della nostra terra? Il risultato è un’opera straordinaria, capace di intrecciare la poesia delle favole con la musicalità del dialetto ternano, regalando ai lettori un’esperienza unica.
Questo libro di Mario Menghini non è solo una raccolta di fiabe reinterpretate: è un ponte tra tradizione e modernità, tra il mondo fantastico dei racconti e le radici profonde della lingua locale. Attraverso Pinocchio, Cenerentola, Biancaneve, I Tre Porcellini, Il Piccolo Principe, Cappuccetto Rosso e altre storie, l’autore ci invita a riscoprire l’incanto di un racconto noto, ma con il calore di una voce familiare e autentica. Ogni parola, ogni frase porta con sé l’identità e l’anima della parlata dei nostri nonni, trasformando il lettore in un viaggiatore nel tempo.
Con le sue 400 pagine ricche di dettagli e sfumature linguistiche, questa raccolta è molto più di un omaggio alla tradizione. È un’opera che divertire, emozionare e preserva, pensata per chi, da adulto, sente ancora il bisogno di lasciarsi trasportare dalla magia dell’infanzia. E con l’inedita Cenerentola , reinterpretazione in dialetto di Cenerentola, il viaggio continua, arricchendo ancora di più questo prezioso tesoro culturale.
Un’opera da leggere e custodire, perché, come le fiabe ei dialetti, anche le nostre radici meritano di essere raccontate e tramandate per sempre.
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Cosa accade quando le fiabe più amate di sempre incontrano la musicalità del dialetto? Nasce un’opera unica, capace di dare nuova vita a storie universali come Pinocchio, Cenerentola, Biancaneve, I Tre Porcellini, Il Piccolo Principe e Cappuccetto Rosso.