Domenico Modugno avrebbe avuto oggi novantanni. Mister Volare era nato il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare, un paese sul mare della provincia di Bari.
Purtroppo se ne andato 25 anni fa, il 6 agosto 1994, ma di lui restano molte cose preziose. Le sue canzoni, le sue interpretazioni, la memoria di un grande uomo.
Il personaggio che è stato, il suo carisma contagioso e di grande versatilità ha cambiato il corso della musica del nostro Paese nel 1958, con “Nel blu dipinto di blu”. Un successo mondiale che gli fece vincere tre Grammy, disco dell’anno, canzone dell’anno e interprete dell’anno.
Innumerevoli gli omaggi musicali dopo la sua morte: da Mina a Roberto Murolo al Fabrizio De André che lo cita in “Don Raffae'”, dai Negramaro di “Meraviglioso” (la canzone scartata nel 1968 al festival di Sanremo) ai Folkabbestia di “Tre briganti e tre somari” incisa con Caparezza ed Erriquez della Bandabardò; dai Radiodervish che hanno realizzato lo spettacolo “Amara terra mia” con Giuseppe Battiston, inciso l’album e fatto il video della “title track” diretto da Franco Battiato; da Ginevra Di Marco e Roy Paci che incidono “Malarazza” agli Avion Travel che portano in scena, con il contributo di alcuni dei migliori jazzisti italiani, “Uomini in frac” fino a Diodato che ha inciso “Piove” per non dire di “Volare“, la fiction di Rai1 con protagonista Beppe Fiorello, che ha raccontato la storia di un uomo che ha inciso più di 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, recitato in 13 spettacoli teatrali, condotto alcuni programmi televisivi e vinto quattro Festival di Sanremo.
Lui, Domenico Modugno – Mimmo per tutti e Mimì per i genitori e gli amici dell’infanzia pugliese – diventò per il mondo Mister Volare. Un mito con le sue luci e le sue ombre, fino a incarnare il ritratto di una società e di un’epoca passata ma indelebile.