Caro prodotto alimentare, “dimmi da dove vieni e ti dirò chi sei e scelgo se acquistarti o no”, è questo il concetto che sta alla base di una legge specifica che obbliga i produttori ad indicare nella etichetta il paese di origine di tutti i prodotti alimentari in Italia. Le precedenti norme erano spesso lacunose e non chiare, l’obbligo valeva ad esempio per le carni di suino ma non per gli insaccati, per le uova ma non per i derivati delle stesse, per il miele ma non per lo zucchero etc..
Con questa legge si offrono migliori garanzie e opportunità di scelta per noi consumatori, per la nostra salute e per le nostre tasche, visto che prima c’era il rischio molto alto di pensare di acquistare un prosciutto di Norcia che invece era prodotto con suini allevati in est Europa, lo stesso rischio valeva ovviamente per tantissimi altri tipi di prodotti alimentari che mettiamo sulle nostre tavole.
Una serie di norme utili anche agli stessi produttori agro-alimentari che vengono così protetti da frodi di aziende estere senza scrupoli e da multinazionali che sfruttavano regole spesso facilmente aggirabili, insomma uno “scudo” per il Made in Italy e anche per il “Made in Umbria”.
Le parole di plauso del Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini
“Questo importante passo in avanti è stato compiuto con il voto di fiducia alla Camera sul Dl Semplificazioni che contiene la norma che impone l’indicazione della provenienza. «E’ una nostra grande vittoria con l’Italia che si pone oggi all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori», ha detto il presidente di Coldiretti, nel ringraziare il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e i parlamentari che hanno creduto in questa battaglia”.