Ermal Meta si cala in una veste totalmente nuova, molto intima e delicata, un artista e un suono diverso rispetto a quello dei soliti concerti, un percorso sonoro e musicale con una precisa identità, una precisa matrice.
Questo rinnovamento artistico avviene anche grazie alla inedita collaborazione con gli GnuQuartet, (che dopo aver incontrato Ermal Meta la scorsa estate), hanno accettato con grande entusiasmo di affiancarlo in questa nuova avventura musicale.
Il quartetto è così composto: Raffaele Rebaudengo (alla viola), Francesca Rapetti (al flauto), Roberto Izzo (al violino) e Stefano Cabrera (al violoncello), già al fianco di Afterhours, Baustelle e La Crus, tra gli altri, con il loro tappeto sonoro rappresentano il cuore pulsante dei nuovi arrangiamenti delle canzoni, con il richiamo a influenze sonore diverse e stimolanti.
Le parole di Ermal Meta
“Avevo già in mente di fare un percorso in teatro, e il destino si è messo in mezzo – racconta l’artista- avevo ascoltato gli GnuQuartet durante Risorgimarche, il Festival organizzato per le popolazioni delle Marche colpite dal terremoto. In questi tre anni ho fatto delle cose che mi sembravano impossibili, come adesso quest’escursione dinamica sul palco di un teatro”.