Dopo la scomparsa di Riccardo Cioni, altro dj famoso nei mitici anni 80, dobbiamo purtroppo scrivere della scomparsa di un altro big della discomusic della nostra gioventù.
Coccoluto, nato a Gaeta, in provincia di Latina, il 17 agosto 1962 si è spento martedì 2 marzo alle 4.30 nella sua abitazione di Cassino, accanto alla moglie e ai figli.
Il dj da un anno lottava contro la malattia.
“Non oso definirla professione neanche a 57 anni, non ci sono i tratti definitivi del lavoro. C’è una grande passione dietro che nasce perché ho sempre ascoltato i dischi, avendo la possibilità di maneggiarli. – ha raccontato Coccoluto – Mio padre aveva un piccolo negozio a Gaeta, in provincia di Latina, una sorta di bazar dove si vendevano elettrodomestici, chitarre e bombole del gas. Ho giocato sin da piccolo con giradischi, magnetofoni e vinili”. “Cocco”, così lo chiamavano colleghi ed amici, vedeva il lavoro come una ragione di vita: “Per me il disco era un compagno di avventure, lo compravo proprio come acquistavo una collezione di soldatini”. L’anno chiave è il 1980 quando il dj si trasferisce a Roma per studiare all’università. Dopo aver frequentato diversi locali Coccoluto capisce che è quella la sua strada. Il resto è storia.
I funerali si svolgeranno oggi nella Chiesa di Santa Maria in Montesanto a Roma, in piazza del Popolo, dedicata agli artisti.