Amletico dubbio: giuste o sbagliate le scelte di Santopadre e di Alvini?
Una risposta che spetterà ai risultati della prossima stagione calcistica del Perugia, (nonchè a quella della Cremonese).
Vanno fatti sicuramente i complimenti a Massimiliano Alvini per la sua salita in serie A come allenatore ed anche al Presidente Santopadre che da due anni a questa parte è riuscito a trovare e a portare al Perugia degli ottimi allenatori.
Sarebbe anche il caso di dare continuità ad un progetto considerando anche l’importanza del Mister stesso, cosi non è stato, pazienza, staremo a vedere….
E’ praticamente fatta per l’approdo sulla panchina del Perugia di Fabrizio Castori. L’avvicendamento si è reso necessario dopo che Massimiliano Alvini, splendido timoniere di un Grifo riuscito ad approdare ai playoff, ha deciso di accettare la corte della Cremonese, allenando quindi in serie A. Il presidente Massiliniano Santopadre è corso immediatamente al riparo, scegliendo l’esperienza del tecnico marchigiano. Secondo l’esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio, Castori firmerà un contratto biennale e l’ufficialità della sua investitura dovrebbe arrivare nella giornata di lunedì, quando anche Alvini sarà a tutti gli effetti nuovo allenatore della Cremonese.
La carriera di Castori Classe ’54, nato a San Severino Marche e cresciuto nella vicina Tolentino, Fabrizio Castori è approdato al grande calcio dopo una lunga gavetta nei dilettanti. E si è conquistato ogni vittoria con il sudore ed il lavoro, partendo dai bassifondi nella fattispecie dalla Belfortese di Belforte del Chienti. Fino al 1998 tanti dilettanti nelle Marche quindi: San Vicino, Urbisaglia, Tolentino, Camerino, Grottese, Cerretese, Monturanese, Tolentino e Lanciano. Proprio con gli abruzzesi, nella prima avventura fuori regione, vince la serie D ed approda nei professionisti. Guida allora il Castel di Sangro, poi viene richiamato dal Lanciano che porta in serie C1. Ecco quindi la grande avventura di Cesena, con i bianconeri di Castori che tornano in serie B. Qui avviene un ‘fattaccio’ che per certi versi macchia un po’ la sua carriera: nella finale di ritorno contro il Lumezzane, una mega rissa vede coinvolto anche il tecnico cesenate: tre anni di squalifica, poi ridotti a due con assoluzione nel 2011. Resta al Cesena per 5 anni, sfiorando anche la promozione in serie A. Poi arriva la chiamata della Salernitana, sempre in serie B, successivamente quelle di Piacenza, Ascoli, Varese, Reggina e Carpi. Con gli emiliani conquista la prima storica promozione in A della società carpigiana. Quindi ancora Cesena, Trapani e Salernitana, dove in questa stagione di serie A è stato esonerato con Nicola che poi ha conquistato una incredibile salvezza dei granata. Castori è il tecnico con più presenze in serie B: 508. Il suo calcio viene spesso etichettato come ‘pragmatico’, concreto e poco spettacolare. Ma in realtà molte squadre di Castori sono state in grado di abbinare risultati a bel calcio.