Ciack si gira in Umbria un horror estremo!
Ci troviamo sul set di Stomach, il film in uscita di Alex Visani, classe 1977, regista di horror estremo fin dagli anni novanta. La sua prima produzione indipendente è Blade killer del 1999, ispirata appunto all’ horror estremo prodotto negli anni ottanta. Alex Visani, videomaker di professione, e regista per passione è un amante di cinema in genere e, soprattutto, specialista dell’ « horror a 360°». Mancano pochi giorni alla fine delle riprese di Stomach, e la scena da brivido che viviamo da spettatori ci attrae incondizionatamente.
La sensazione di avere la pelle d’oca e i fremiti di paura sono interrotti da una piacevole suspance, ovvero l’intervista ad Alex, al quale abbiamo posto alcune domande.
Alex è un ragazzo dal sorriso solare, in stridente e apparente contrasto col genere horror estremo. La citazione che meglio lo rappresenta, e che ha fatto propria nel suo profilo fb, è tratta dal romanzo thriller di Scott Smith, Un piano semplice, che ha ispirato il film Soldi sporchi diretto da Sam Raimi nel 1998.
«Non vi è uomo che cerchi il male in quanto tale, lo confonde semplicemente con la realtà ».
Intervista ad Alex Visani, regista con l’horror nel cuore
Come nasce il tuo film in uscita, Stomach?
« Stomach è un horror estremo
, la mia passione indiscussa, e appena la mia professione di videomaker me lo permette cerco di realizzare un film. Nel caso di Stomach ho avuto la fortuna di entrare in coproduzione con la casa di distribuzione di Giacomo Ioannisci » (artista e intellettuale laureato in Editoria e Giornalismo e collaboratore per riviste specializzate in cinema). Il film uscirà a settembre in dvd »,
e vi consigliamo di non lasciarvelo sfuggire.
Come nasce la tua passione per l’horror?
« E’ innata, fin da piccolo sono sempre stato attirato da tutto ciò che era strano, mostruoso e macabro. Lo sottolineo poiché molti pensano che la passione dell’horror nasconda qualche problema di fondo. Io ho avuto un infanzia fortunatissima, felicissima e ho sempre visto l’horror come
valvola di sfogo e campana protettiva nei confronti di quello che si vede tutti i giorni nel mondo, quello è il vero horror, e purtroppo reale.
La mia passione al contrario, è una sorta di gioco che mi protegge dalle mie grandi paure, in primis, la paura della morte. Paura che esorcizzo attraverso le immagini e le storie dell’orrore raccontate insieme ad attori professionisti che hanno creduto in me e nel progetto, ovvero Fabio Carlani, Ingrid Monacelli, Lucrezia Calogero, Marco Paparelli, Diego Cianfriglia, Simone Frascarelli, Ornella Cerro, Olmo Mazzoni, Iwan Manzoni, Maurizio Breccolenti, che colgo l’occasione per ringraziare ».
Ovvero l’horror come catarsi esistenziale, Alex?
« Sicuramente sì, non ho mai sofferto di mal di stomaco ».
Alex, anziché somatizzare l’orrore di molte realtà vissute cerca una sorta di purificazione nell’espressione artistica e crea film indipendenti e a basso costo, dimostrando il coraggio e il genio del vero artista.
La genesi di Stomach?
« Stomach nasce da un’ esigenza personale, in una fase della mia vita sono stato poco produttivo a livello creativo, anche se al contrario ho lavorato moltissimo. Ho vissuto un disagio che partiva dal mio stomaco », non a caso il secondo cervello, e ho creato una storia dove ho elaborato tutto questo malessere in un personaggio che si chiama Alex».
Quindi Alex il protagonista di Stomach, è il tuo alter ego autobiografico?
« Se lo fosse, sarebbe da galera. Ho usato l’horror estremo come lente di ingrandimento dei problemi, che distorce e trasforma il problema in dramma, in qualcosa di orribile.
L’horror è distorsione di situazioni vissute e modificate,
E così è nato Alex, un personaggio da un passato oscuro, che vive una vita buttandosi via, si trascura completamente, fa un lavoro terribile, e vive in una zona rurale desolata. Alex verrà cacciato dal lavoro per un problema che non ha creato lui ma che è frutto del mobbing subito da altri, a causa di gelosie, invidie, gesti sadici di altri che si sfogano su di lui per affermare il proprio ego. Subendo così tanto e convogliando nello stomaco scoprirà di aver aperto involontariamente una porta attraverso la quale si scatenerà una scia di sangue».
E possiamo dire che horror estremo è un mondo dove sei precario dall’oggi al domani. Un mondo pieno di pubblicità di antidolorifici e ansiolitici che curano il dolore fisico, in realtà solo il sintomo dello stress e delle frustrazioni subite e somatizzate.
« La bizzarria» del film sta nel rappresentare stress e frustrazioni attraverso immagini di momenti brutali non solo visivamente ma psicologicamente.
Stomach è girato interamente in Umbria, in una villa ad Umbertide, location d’eccezione, a Bastia e a Deruta.
Film da vedere poiché, afferma Alex :
« Il primo sentimento che un essere umano prova è la paura, il bambino quando nasce e prende il colpetto ha paura dell’ignoto.
Anche l’attimo prima dell’orgasmo, per esempio, anche se lo conosci è ogni volta la sospensione esatta tra ciò che stai per abbandonare per immergerti in qualcosa che non conosci, come in una giostra, assapori ogni volta il brivido anche se sai che non cadrai».
Chi è Alex Visani
Alex ha una casa di produzione, Empire video e crea su commissione video commerciali, videoclip musicali, documentari e molto altro. Non appena ha tempo, e soprattutto budget si dedica alla sua passione, l’horror estremo, e Stomach è la sua ultima fatica dopo The PYramid uscito nel 2013.
Pyramid, è stato distribuito in Giappone, negli Stati Uniti, in Messico e in Italia, sempre tramite web. Internet, ricordiamolo è fondamentale per conoscere e farsi conoscere, e le produzioni indipendenti hanno un valore aggiunto in molti settori, e in particolare nell’horror poiché non c’è stato ricambio generazionale.
John Carpenter, il regista de La cosa e il Signore del male è uno dei preferiti di Alex, al quale auguriamo lo stesso successo proprio poiché è vero che
«Non vi è uomo che cerchi il male in quanto tale, lo confonde semplicemente con la realtà »
e talvolta la realtà è molto più Horror di un film che la distorce nel tentativo di andare oltre.