I.R.I.F.O.R. Umbria ed Unione Italia dei Ciechi e degli Ipovedenti: successo del Campo Estivo Skill Camp 2019.

si è chiuso con un’accogliente cerimonia lo “Skill Camp”, l’ormai consueto campo estivo abilitativo/riabilitativo per bambini ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive, organizzato da I.Ri.Fo.R. Umbria (Istituto per la la ricerca, la formazione, e la riabilitazione per le persone con disabilità visiva) in collaborazione con il Centro di Consulenza tiflodidattica della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi), tenutosi a Perugia dal 22 al 29 Agosto.

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I.R.I.F.O.R. Umbria
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Fra notizie di cronaca nera, diatribe politiche estive, le notizie di impegno sociale e di solidarietà, trovano poco spazio nei media tradizionali e quelli on line, riceviamo e pubblichiamo con piacere una bella notizia dedicata a quelle persone meno fortunate di noi. Con un vivo ringraziamento a tutti coloro che si prodigano per aiutare e migliorare la vita di queste persone.

Venti bambini umbri hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza ricca di stimoli e volta a rafforzare quelle abilità necessarie ad affrontare le piccole grandi sfide della loro quotidianità.
Per l’occasione è stata scelta l’ex-Abazia di Montemorcino, generalmente adibita a centro residenziale per vacanze autogestite e che per l’occasione è stata predisposta in regime di semi-autogestione con un team composto da: Coordinatrice del Campo, la Presidente dell’Irifor Umbria dott.ssa Sbianchi Francesca, Consulente tiflodidattica, la dott.ssa Piccardi Francesca, esperti di informatica e tecnologie assistive, istruttrice di orientamento, mobilità e autonomia personale, Psicologa la dott.ssa Giangreco Sibilla, 7 tra educatrici/ori e numerosi volontari di “lungo corso”. Ultimi, ma non ultimi in importanza, un’infermiera e un cuoco e cuoca.

Soddisfazione da parte della Presidente IRIFOR Umbria, Francesca Sbianchi: “Un resoconto molto positivo, anche quest’anno, dove Educatori, Volontari e Dirigenti ma soprattutto ragazzi si sono messi alla prova con grandi risultati, grazie al ricco programma del Campus: discipline sportive o gesti della quotidianità, per questi ragazzi tutto è stato motivo di stimolanti novità”.
La Skill Card è stata il giusto riconoscimento ai successi raggiunti dai singoli partecipanti. E sempre la Skill Card tornerà la prossima Edizione a conferma dei nuovi risultati da raggiungere e/o raggiunti durante l’anno trascorso.
Meravigliose le abilità conquistate con tenacia attraverso due grandi macroaree: da un lato, la predilezione verso le attività sportive, sensoriali e ludiche, mezzo e strumento per raggiungere alcuni obiettivi motorio/cognitivi e anche per superare alcune lacune e incertezze emotive che la disabilità visiva spesso si porta con sé. D’altro, ampio spazio è stato dato alla ricerca dell’autonomia personale tanto che il luogo scelto è stato essenziale per il lavoro sull’autonomia personale dei partecipanti. L’orientamento e l’autonomia personale non si acquisiscono, se non affiora una nuova consapevolezza di se. Per questo motivo è stato fondamentale l’apporto fornito dalla qualificata Psicologa siciliana, che attraverso laboratori artistico-emozionali, è riuscita a creare un contatto con i partecipanti.

Ospite al campo un Campione Mondiale plurimedagliato: Daniele Cassioli, sciatore nautico. Il suo ricco carnet di medaglie ci dice che sia il più grande atleta paraolimpico di tutti i tempi, eppure non ha disdegnato di far compagnia per qualche giorno agli ospiti di Skill camp regalando loro l’inatteso piacere del”battesimo” dello sci nautico sul lago di Bolsena in collaborazione l’Associazione Martana Sci Nautico.
La settimana a Montemorcino per i bambini e ragazzi con disabilità visiva è stata senza dubbio un momento di stimolo, impegno e riflessione in un luogo diverso dal solito non solo perché lontani da casa. Se possiamo cercare un fil rouge in tutti i campi estivi svolti fino ad ora, certamente lo si può rintracciare nell’attenzione a predisporre percorsi abilitativi/riabilitativi mirati per ciascun partecipante rispettando il fattore tempo: tutte le attività sono da sempre progettate nel rispetto dei tempi necessari a ciascuna persona con disabilità visiva. E, questo, non scordiamocelo, fa la differenza!

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