Si tratta della principale manifestazione storica e folkloristica umbra, (senza nulla togliere alle altre rievocazioni), infatti lo stemma della Regione Umbria riporta in modo stilizzato i Ceri di Gubbio. Addirittura è tra le più antiche, (se non in assoluto la più lontana nel tempo), manifestazione storico-folcloristica italiana.
Alcuni cenni storici della Festa dei Ceri di Gubbio
La Festa, fin dalle suo origini, dal 1160, (anno del Santo Patrono Ubaldo) ebbe ed ha ancora oggi, un ruolo fondamentale per tutta la comunità eugubina.
I candelotti di cera, al principio furono offerti dalle Corporazioni di Arti e Mestieri ma divennero nel tempo tanto consistenti da renderne difficoltoso il trasporto e furono sostituiti, (verso la fine dell’anno 500), con tre strutture lignee, molto più agili e moderne, che furono più volte ricostruite, tali strutture sono arrivate fino ai nostri giorni nella loro forma originaria. (Fonte foto: rivista “via ch’eccoli”).
Da allora, sono rimasti invariati nel tempo anche la data e quasi la totalità del percorso della Festa dei Ceri.
Esiste anche una seconda ipotesi di origine, ma poco documentata: essa propende per la rievocazione antichissima della festa pagana in onore di Cerere, (dea delle messi), arrivando a noi attraverso le glorie comunali, le signorie rinascimentali, il dominio pontificio e le lotte risorgimentali.
Una manifestazione copiata e riprodotta anche all’estero
I Ceri di Jessup, Pennsylvania, USA
Tra la fine ‘800 ed i primi del ‘900 un gran numero di Eugubini emigrò a Jessup, Pennsylvania, USA, per lavorare come minatori. L’attaccamento alla Festa era così forte che dal 1909 è stata organizzata una festa molto simile a quella di Gubbio, chiamata “Saint Ubaldo Day” o “Race of the Saints”. Da allora l’evento è stato ripetuto con una certa regolarità e da questo secolo è diventato fisso nel sabato del Memorial Day (l’ultimo sabato di maggio).
I Ceri di Jessup sono un po’ più leggeri (180 kg) e meno alti (3 metri) di quelli di Gubbio per consentire che i Santi non rimangano impigliati nei numerosi fili elettrici che attraversano le strade. Esiste anche qui la Festa dei Ceri Piccoli che avviene il giorno dopo.
I Pini di Thann, Alsazia, Francia
La Cremation des trois Sapins (la cremazione dei tre pini) è una festa in onore di Sant’Ubaldo (Thiebaut) che ha luogo a Thann in Alsazia. Nonostante la festa abbia solo deboli analogie (il numero tre e la comune derivazione con i riti degli alberi) con quella dei Ceri, forte è il legame con il condiviso Patrono Sant’Ubaldo. Infatti a Thann è presente una reliquia di Sant’Ubaldo, una parte del mignolo della mano destra[50]. Secondo la leggenda, questa reliquia fu portata da un servo di Sant’Ubaldo originario dell’Olanda. Durante il suo ritorno in patria, egli arrivò sul luogo dove oggi sorge Thann e qui notò che il bastone che aveva appoggiato in terra aveva messo delle radici. Nella stessa notte erano state notate tre luci sopra la foresta. In base a questi presagi il conte Engelhart de Ferrette, signore del luogo, fece voto di costruire una cappella dedicata a Sant’Ubaldo: l’embrione della attuale magnifica Collegiale gotica.
La festa si tiene il 30 giugno di ogni anno. Alle 22:00, dopo una processione con la statua di Sant’Ubaldo, vengono bruciati tre grandi tronchi di pino. I falò sono accesi da autorità militari, religiose o civili. (Fonte: Wikipedia)