Norcia, città nota per la lavorazione della carne di suino, ha un prodotto di punta che la rende famosa in tutta Italia e nel mondo.
La storia del Prosciutto di Norcia
Le origini del Prosciutto di Norcia IGP risalgono già all’epoca degli Antichi Romani, infatti Marco Porzio Catone, (detto anche il Censore), nel suo “De Agri Cultura”, illustrava il procedimento di salagione, stagionatura e di conservazione dei prosciutto, con precisone e dettagli quasi come un disciplinare, che si adegua benissimo al prosciutto prodotto nella zona di Norcia.
Nell’area del territorio di Norcia, la conservazione delle carni suine si fa risalire all’epoca dei Romani, una pratica favorita anche dall’ampia diffusione degli allevamenti e della pastorizia, attività caratteristiche della zona. Furono proprio queste attività che consentirono di sfruttare in modo più razionale e continuativo le campagne anche nella stagione invernale.
Inoltre, tali pratiche portarono, durante il periodo della Repubblica e dell’Impero Romano, alla promozione di una politica di valorizzazione delle campagne, proseguita e sostenuta anche dallo Stato Pontificio. Col tempo gli agricoltori di queste aree divennero sempre più abili ed esperti nella lavorazione e conservazione della carne suina che veniva venduta già salata e stagionata anche nelle zone limitrofe.
Aspetto e gusto del Prosciutto di Norcia
Il Prosciutto di Norcia IGP ha la caratteristica forma tondeggiante a pera ed è privo del cosiddetto piedino. Il peso è normalmente non inferiore a 8,5 kg. La fetta si presenta di colore che varia dal rosato al rosso con sapore sapido, ma non troppo salato. Il profumo di questo prosciutto è caratteristico, ovvero: leggermente speziato, a causa della presenza di modeste quantità di pepe. Inoltre, durante il periodo della stagionatura, il Prosciutto di Norcia IGP acquisisce un alto contenuto proteico tale da renderlo un alimento ideale per sportivi e ragazzi.