Intervista a Stelio Zaganelli, autore del romanzo “L’amore al tempo del Design”, edito da Bertoni Editore.
Lo abbiamo incontrato dopo il grande successo della presentazione di questo suo primo romanzo “italiano” al Teatro di Sacco di Perugia.
Parlaci un po’ di te. Dove vivi, dove sei nato?
Sono nato nel 1970 a Ferrara, da madre ferrarese e padre castellano.
Ma quando avevo solo pochi giorni già vivevo a Perugia, il lavoro dei miei genitori ha scelto per me. Vivo in campagna, a quindici chilometri dal Centro Storico di Perugia.
Quindi un perugino d’adozione?
Avendo sempre vissuto in Umbria e per trent’anni in Centro Storico posso dire di essere un perugino con sangue ferrarese, o anche viceversa!
Il titolo del romanzo ricorda quello di Garcia Marquez, ci puoi spiegare il significato?
Sì, in effetti il titolo si è ispirato all’Amore ai tempi del colera di Marquez, per due ragioni. La prima è che quel titolo mi è sempre piaciuto molto, la seconda è che i due romanzi, anche se diversissimi, hanno in comune una storia d’amore dal difficile vissuto. Il titolo vuole anche mettere in antitesi due concetti, l’amore che c’entra sempre in ogni cosa, compreso il suo contrario, cioè l’odio, quindi eros e thanatos per intenderci, e il tempo del design, il nostro tempo, un tempo confuso, troppo veloce, dove l’amore ha difficoltà ad essere espresso e vissuto serenamente, forse più che in altri periodi storici. Anche se l’amore, biblicamente parlando pensando ad Adamo ed Eva, è sempre stato un argomento sofferto!
Da quanto tempo hai scelto la via della pubblicazione?
Scrivo a tempo pieno da diversi anni, almeno da 15, all’inizio era solo un esercizio personale, scrivevo di sera accompagnandomi con un buon bicchiere di vino rosso più per rilassarmi che per un reale bisogno creativo. Poi nel tempo, in maniera del tutto inaspettata, l’esigenza si è fatta più impellente. Ho sentito il bisogno di condividere, tema molto attuale se pensiamo ai social in cui si condivide oramai in diretta ogni pensiero, ciò che scrivevo. E da qui l’esigenza di affinare la mia scrittura. Ho così seguito un corso di scrittura creativa con la Poetessa Marcella Massidda. E da quei mesi il mio modo di scrivere è cambiato e anche le mie aspettative.
E’ stato facile pubblicare?
La risposta non è semplice. Posso dire che la mia personale strada verso la pubblicazione è stata ricca di ostacoli. Uso questa parola, ricca, perché credo che alla fine ho cominciato a pubblicare quando la mia scrittura ha cominciato a funzionare e nonostante i momenti di delusione per molte situazioni non concretizzatesi, posso dire che pubblicare in Italia con Bertoni Editore sta accadendo nel momento giusto e il percorso invece che abbattermi mi ha di fatto arricchito. Ho già pubblicato negli Stati Uniti un romanzo un paio di anni fa, tradotto in lingua inglese. Una bella esperienza ma conclusasi presto per divergenze di impostazione con la Casa Editrice di Washington.
Quindi uno scrittore perugino edito da una casa editrice perugina, come le sembra questo connubio?
Ottimo direi, il mio editore è un professionista competente e una gran bella persona, amante delle lettere e che crede in quello che fa. E questo credo sia garanzia di successo in ogni caso.
Ci puoi parlare un po’ del romanzo senza anticipare troppo?
Certo, come dice Rovazzi non faccio spoiler non ti preoccupare! Il libro si svolge su tre livelli di lettura. Uno è la storia d’amore tra Santo e Babila, i due protagonisti. Due ragazzi di Perugia, uno vive nella città vecchia degli anni ottanta e l’altra a Madonna Alta. Il secondo livello è dato dalla scansione in tre parti del libro impostate su tre date importanti, due della cronaca italiana di fine millennio, la Strage di Bologna del 1980 e la Strage di Capaci del 1992 in cui perse la vita il Giudice Giovanni Falcone, e una di cronaca mondiale, lo Tsunami del 2004 in Taialndia. Queste date e i tragici eventi mi sono serviti come metafore esistenziali di passaggio delle età dei protagonisti. La terza chiave non la svelo, bisogna leggere il libro!
Ci sono altri personaggi degni di nota nel romanzo?
Una è Elettra, che ricorda l’Elettra di Sofocle, una bambina e donna poi che vive grazie all’odio e alla rabbia che porta dentro al cuore. Gli altri sono gli amici di Santo e soprattutto Philippe Starck, il più grande designer dell’era moderna che come un moderno Virgilio guida i protagonisti a svelare una leggenda italiana molto antica.
Nella copertina c’è un diamante, ce ne puoi spiegare il significato?
Il diamante è la metafora più alta che avevo per rappresentare ciò che ognuno di noi può essere, un cristallo che ricorda il cristo in senso lato, cioè un essere di luce che può guarire se stesso e il mondo. Attraverso l’immaginazione.
Il libro è autobiografico?
Il romanzo come per ogni scrittore lo è in parte. I luoghi sicuramente, ho voluto omaggiare le città a me care. Perugia dove ho sempre vissuto, Ferrara, e la riviera ferrarese, che mi ha dato i natali, Firenze dove sono diventato Architetto, nel libro si parla molto anche di Architettura e design, mie passioni e mio pane per molti anni. Milano dove sono stato tantissime volte per lavoro, per l’arte e il design e per piacere. I personaggi sono un mix di tante persone che ho conosciuto e che conosco. Ma è impossibile tracciarne i tratti reali e quelli frutto di fantasia.
I tuoi riferimenti letterari o artistici quali sono?
Per quanto riguarda il libro potrei dire di aver fatto tesoro di letture come Narciso e Boccadoro di Hesse, American Psyco di Bret Easton Ellis, Angeli e demoni di Dan Brown, Marquez come si diceva prima. E forse anche Haruki Murakami per la parte immaginifico fantastica, parte importante del libro. In sostanza il romanzo è un libro sull’immaginazione. Poi credo di portarmi sempre dietro il molto cinema, soprattutto indipendente americano, e i tanti fumetti, soprattutto d’autore, che negli anni ho divorato.
Perché ritiene che il suo romanzo debba essere letto?
Domanda insidiosa e complessa. Per l’autore è difficile giudicare il proprio testo. Ma posso riferire le impressioni di chi l’ha già letto. E ne viene fuori un testo che suscita diverse emozioni e comunque non annoia per le tante tematiche che affronta. Penso sia già un buon obiettivo per un autore, creare un libro che non sia inutile.
E’ un libro adatto a tutti?
Il libro è adatto a tutte le fasce di età e di estrazione. Mi sento di consigliarne però la lettura a persona maggiorenni, ci sono dei passaggi un po’ crudi propedeutici al senso della storia, soprattutto nella parte centrale. Brevi parentesi ma di forte impatto emotivo e visivo, se posso usare un termine cinematografico.
Dove è possibile acquistare il libro?
Il libro è acquistabile a Perugia presso la LIBRERIA GRANDE di Ponte san Giovanni Perugia, le LIBRERIA MONDADORI di Corso Cavour e di Santa Maria degli Angeli, la LIBRERIA TONZANI di Corciano e la LIBRERIA FILOSOFI, in Via dei Filosofi a Perugia. E’ ordinabile in tutta Italia nelle Librerie Feltrinelli o in Internet nel sito della BERTONI EDITORE, in FELTRINELLI STORE e MONDADORI STORE, in AMAZON e IBS.
Siamo ai saluti, un’ultima domanda. Progetti per il futuro?
Sto lavorando alla pubblicazione di un altro romanzo e alla stesura del seguito dello stesso. Un romanzo dal respiro internazionale ambientato a New York e in Messico. Posti dove sono stato più volte e che apprezzo molto, anche se molto diversi tra loro.
Grazie e in bocca al lupo per il tuo libro e per i tuoi progetti!
Grazie a voi, a presto.