L’Umbria non eccelle soltanto nei settori enogastronomici o in quelli tradizionali e artigianali ma anche in settori di alta tecnologia come quello della componentistica aereospaziale. Infatti su quasi ogni aereo, sia civile che militare c’è un componente prodotto in Umbria.
Sono 10 le aziende umbre presenti alla importante fiera di Farnborough a Londra e rappresentano un settore ove lavorano circa 3000 dipendenti, di cui 200 ingegneri e 500 diplomati altamente specializzati.
I nomi delle 10 aziende presenti a Londra
Comear di Spello
Fomap di Petrignano di Assisi,
Fucine Umbre di Terni,
Oma e l’Ncm di Foligno,
lRf Microtech di Perugia,
Serms di Terni,
Uas di Torgiano,
Sir Safety System di Assisi.
Le parole di orgoglio della Presidente della Regione Marini
-E’ l’Umbria dinamica, che innova e crea posti di lavoro (spiega Marini). Il traguardo del decimo anno di presenza delle imprese umbre del cluster dell’aerospazio grazie anche al supporto della Regione Umbria, nelle due principali manifestazioni mondiali del settore è stato accompagnato in questi anni da una crescita del comparto che pone l’Umbria nell’elite nazionale delle regioni che vedono localizzati sistemi di imprese specializzate in questo settore».
«Una crescita – ha sottolineato la presidente della Regione – dovuta soprattutto alle importanti competenze imprenditoriali e manageriali che caratterizzano le nostre imprese che hanno saputo cogliere il momento positivo del mercato internazionale anche grazie a politiche industriali che, supportando l’aggregazione di imprese realizzata in via autonoma, ci ha consentito di favorire processi di internazionalizzazione che sono stati decisivi nel rilanciare la qualità ed i contenuti delle produzioni regionali in un settore che possiamo ascrivere alla frontiera tecnologica. Non solo internazionalizzazione che pure rappresenta il momento di massima visibilità sui mercati internazionali, ma anche un sistema di politiche industriali che in questi anni ha voluto selezionare interventi a favore di quelle imprese che grazie alla crescita ed all’incremento a due cifre dei livelli occupazionali sono andate in controtendenza nei momenti di crisi. Uno sforzo che per quanto ci riguarda continua con l’adesione al piano nazionale Space Economy che stiamo cofinanziando a vantaggio delle nostre imprese e la partecipazione agli accordi di innovazione che saranno avviati per lo specifico settore dai ministeri competenti nei prossimi mesi-