Sabato 15 aprile, alle ore 21,15, Teatrodicolle presenterà “OrsOsvaldo, il ladro di cioccolatini”. In attesa dell’ultimo spettacolo di una stagione memorabile, che andrà in scena sabato 22 aprile, ovvero: “L’anima di Oreste”, dedichiamo questo articolo al laboratorio teatrale dei ragazzi che presentano il saggio finale.
Il teatro come strumento educativo e formativo per i ragazzi
Ormai da diversi anni, la Compagnia Teatrodicolle organizza un proprio laboratorio teatrale per ragazzi, in linea con la sua tradizione di punto di riferimento culturale dell’Umbria. La Compagnia, dal 1975 in poi, coinvolge varie generazioni di giovanissimi che si sono inseriti gradualmente nella struttura diventando attori talentuosi che abbiamo visto recitare durante la stagione in corso.
In attesa di scoprire le avventure di OrsOsvaldo, abbiamo chiesto al docente e regista Walter Toppetti come il laboratorio teatrale si inserisca nella tradizione della Compagnia Teatrodicolle.
Egli è convinto che: “Il teatro è una forma d’arte che può aiutare i giovani a sviluppare la propria sensibilità e a migliorare la propria comunicazione non verbale, oltre che a stimolare la creatività e l’immaginazione”. E noi, non possiamo che essere d’accordo.
Il laboratorio teatrale per ragazzi della Compagnia Teatrodicolle è una realtà consolidata, nata per rispondere alle esigenze della comunità locale e per offrire ai giovani un’esperienza formativa che vada oltre la scuola.
Il corso di quest’anno, strutturato in due fasi, una dedicata alla propedeutica teatrale e l’altra all’allestimento dello spettacolo che vedremo sabato 15 aprile, nasce con l’obiettivo di dare una struttura più organizzata e coerente alle attività della Compagnia.
Il corso proposto è alternativo ai progetti scolastici, incentrato sulla recitazione e gestualità: “Abbiamo voluto creare un ambiente accogliente e inclusivo, in cui i ragazzi si sentano liberi di esprimere se stessi e di divertirsi attraverso la recitazione”, aggiunge il regista che ha ideato il personaggio di OrsOsvaldo raccontando una fiaba inedita a sua figlia (come è accaduto con altri personaggi come il “Gatto Puzzo” e “Simone Piagnone”) , e che lo ha poi ispirato a creare uno spettacolo ad hoc per il laboratorio teatrale.
La fiaba moderna di OrsOsvaldo: un giallo teatrale con un messaggio sociale
Questa fiaba moderna è una storia fantasiosa e coinvolgente che ha come protagonista OrsOsvaldo, un buffo e maldestro orsetto che si ciba soltanto di caramelle e cioccolatini. In questa storia, Palinfrasca, un piccolo paese di montagna, diventa il teatro di una serie di colpi di scena e indagini di polizia dopo che l’orsetto inizia a rubare i cioccolatini ai bambini del paese durante le sue scorribande notturne.
Il giallo tiene in agitazione e con il fiato sospeso l’intera cittadinanza di Palinfrasca, fino quasi al tragicomico. Lo spettacolo riserva un finale sorprendente, dove i ruoli dei personaggi subiranno una trasformazione. Il pubblico sarà tenuto con il fiato sospeso fino alla fine, e per questo è impossibile mancare. Chi sarà il personaggio misterioso che, nonostante la sua emarginazione, si trasformerà in un eroe popolare in grado di salvare la comunità dal terribile mostro Lupodrillo?
I personaggi inediti del saggio finale
I personaggi realistici come il sindaco e l’assessore, il maresciallo dei carabinieri, il detective di Scotland Yard Ugo Segugio, la troupe televisiva prontamente accorsa a Palinfrasca per un servizio sul “misterioso ladro” e la presidente della Proloco esulano e si differenziano dai soggetti dei precedenti corsi.
Questo rappresentano un elemento di difficoltà per i giovani attori della Compagnia, che dovranno saper essere all’altezza dei loro ruoli. Questa sfida rappresenta una grande opportunità per i giovani attori, che dovranno dimostrare il loro talento e la loro abilità recitativa. Siamo certi che sapranno essere all’altezza dei loro ruoli e daranno il meglio di sé per rendere lo spettacolo indimenticabile e auguriamo loro il massimo successo.
Tra realtà e fantasia: lo spettacolo che denuncia le nevrosi della società contemporanea
OrsOsvaldo non è solo un racconto divertente, ma anche una critica alla società contemporanea. La storia denuncia le fobie e le nevrosi che affliggono la nostra società, soprattutto in riferimento alla triste speculazione dei media sui fatti di violenza e cronaca nera, che ormai sono seguiti dai telespettatori come un macabro spettacolo di intrattenimento.
Lo spettacolo mette in luce l’atteggiamento morboso e voyeuristico con cui spesso i media affrontano i fatti di cronaca nera e di violenza.
La cronaca nera, infatti, rappresenta uno dei temi principali della programmazione televisiva, dei giornali e dei social network, e spesso viene presentata come un vero e proprio spettacolo di intrattenimento. Questo fenomeno ha contribuito a creare una società sempre più ansiosa e paranoica.
La speculazione dei media sulla violenza e la cronaca nera porta alla creazione di vere e proprie fobie sociali. Queste fobie, alimentate dalla continua esposizione dei media ai fatti di violenza, spesso sono irrazionali e non trovano riscontro nella realtà.
Lo spettacolo di OrsOsvaldo, quindi, rappresenta una denuncia di questo atteggiamento morboso e insensato nei confronti della violenza e della cronaca nera. Attraverso la storia dell’orsetto ladro di cioccolatini, lo spettacolo ci invita a riflettere sulla necessità di una maggiore consapevolezza e di una visione più equilibrata dei fatti di cronaca, che non sia basata sulla paura e sulla diffidenza, e sull’emarginazione a prescindere del diverso.
La scelta di Walter Toppetti di porre particolare attenzione alle tematiche sociali, come la violenza e la cronaca nera, oltre ad appartenere alla sua cifra stilistica rispecchia la mission della Compagnia Teatrodicolle, che da sempre si dedica a far riflettere il pubblico attraverso il teatro.
Quando il teatro e la musica diventano strumenti per riflettere sulle tematiche sociali
Il teatro e la musica sono due delle arti più importanti per esprimere le tematiche sociali e farle arrivare al pubblico in modo efficace ed emozionante. Attraverso queste forme d’arte, gli artisti possono utilizzare la loro creatività per raccontare storie, sensibilizzare il pubblico su questioni importanti e denunciare ingiustizie.
Fabrizio De André, per esempio, è stato un cantautore impegnato e sensibile alle tematiche sociali. Molte delle sue canzoni, come “Bocca di Rosa” e “La guerra di Piero”, raccontano storie di emarginazione e ingiustizia. Lo spettacolo teatrale “OrsOsvaldo, il ladro di cioccolatini” affronta anch’esso la tematica dell’emarginazione e delle fobie sociali, presentando una storia che unisce realtà e fantasia per denunciare la triste speculazione dei media sulla violenza e la cronaca nera. In questo senso, sia la musica che lo spettacolo teatrale cercano di sensibilizzare il pubblico su temi importanti e di stimolare la riflessione sulla società contemporanea.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 368 7892620 o visitare la pagina ufficiale Facebook del Teatrodicolle. L’ingresso all’evento è di € 7,00.