Per un re che sale, un re scende. La dura legge della natura si è confermata anche quest’anno: mentre Carlo, dopo quasi un secolo passato all’ombra della regina, diveniva Re di Inghilterra, O Rey esalava gli ultimi respiri, lasciando il mondo ad ottantadue anni. A differenza di Elisabetta, Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelé, se ne va senza eredi: nessuno è stato e nessuno sarà mai come lui. Nessuno, infatti, ha mai vinto tre mondiali (1958,1962,1970), di cui due consecutivi. Dopo la finale mondiale del 1970, il quotidiano britannico The Sunday Times intitolava: How do you spell Pelé? G-O-D (Come si scrive Pelé? D-I-O). Il cordoglio unanime del mondo intero spiega le ragioni per cui Pelé è considerato il Dio del Calcio. Ed allora, continuando la metafora, come il Re cristiano si incarna nel figlio, anche Pelé potrebbe incarnarsi in un nuovo figlio, aprendo al calcio una nuova stagione dorata.
