Si tratta di una di quelle storie che nel 2021 non vorremmo nè scrivere e nè leggere (pur contornata dalla grande sensibilità degli Agenti della Polstrada), ma viene da pensare che una madre e un figlio non debbano e non possano vivere in certe condizioni mentre esistono tante persone accudite e assistite in automatico.
I fatti
Gli Agenti in un primo momento credevano di trovarsi di fronte a un’auto sospetta, invece si sono trovati davanti ad una famiglia in grave difficoltà, gli uomini della Polizia Stradale di Orvieto intervenuti, dopo una segnalazione, nell’area di servizio Fabro est, lungo l’A1. A bordo del mezzo, già notato da giorni in sosta, c’erano infatti una donna ed un giovane, poi risultati madre e figlio, da circa una settimana erano fermi in quel posto non avendo più un luogo dove dormire e lavarsi.
La signora – spiega la Polstrada in una nota – ha infatti riferito ai poliziotti che, a causa di una situazione famigliare piuttosto complessa, aveva perso il suo lavoro e poi anche la casa dove abitava con il figlio. Entrambi si erano quindi adattati all’interno della loro auto, unico bene e riparo rimasto, usufruendo dei servizi igienici dell’area di servizio.
La donna ha aggiunto di aver deciso di fermarsi a Fabro non casualmente, ma perché da piccola suo padre la portava a Città della Pieve, cittadina nelle vicinanze, e quindi quei luoghi e quei ricordi le davano un po’ di sostegno e conforto per sopportare la sofferenza provocata dal disagio vissuto insieme al figlio.
I poliziotti della stradale, colpiti dalla dolorosa e difficile situazione, hanno quindi deciso di acquistare vari generi alimentari per madre e figlio, donati loro insieme ad un piccolo aiuto economico.