Palazzo dei Priori
In piazza IV novembre sorge lo stupendo Palazzo dei Priori che allunga il suo fianco curvilineo sulla animatissima e centrale via Vannucci. Esso rappresenta uno degli esempi più raffinati ed interessanti dell’architettura gotica. Venne in parte realizzato alla fine del XII secolo, in parte all’inizio del XIII.La facciata che aggetta sulla piazza, più severa e contenuta rispetto al resto dell’edificio, è caratterizzata da una grande scalinata che dà accesso, tramite un solenne portale, alla Sala dei Notari e da un porticato che tiene oggi il posto della Chiesa di San Severo. In alto, poggianti su delle mensole, i simboli di Perugia: il grifo ed il leone (quest’ultimo indica che la città fu comune guelfo).Il fianco del palazzo che si affaccia su Corso Vannucci – l’altro invece si snoda su una stretta stradina e si incorpora ad altri edifici medievali – si caratterizza per il suo andamento ondulato veramente singolare, per la bellissima serie di trifore e per uno stupendo portale riccamente ed elegantemente decorato. È indubbiamente una visione suggestiva che esalta tutto il centro della città con la sua delicatissima policromia e con la preziosa merlettatura delle superfici.L’interno del Palazzo dei Priori accoglie l’austera Sala dei Notari di dimensioni vaste e sostenuta da possenti arconi e decorata, lungo le pareti, con una serie di affreschi di tema vario appartenenti alla scuola del Cavallini; la Biblioteca e l’interessantissima Galleria Nazionale.
Palazzo Gallenga
Sulla piazza Fortebraccio sorge il palazzo Gallenga Stuart elegante ed austero edificio settecentesco, sede dell’Università degli Stranieri. Perugia infatti, che è città di lunga tradizione culturale e che fu sede di centri di studi fin dal XIV secolo, all’inizio di questo secolo ha anche istituito questa Università per la diffusione della lingua e della letteratura italiana nel mondo e per facilitare gli scambi culturali tra i vari paesi e tra le varie civiltà.Su questa stessa piazza sorge poi quello che è considerato il monumento principe della città: l’arco Etrusco. Imponente per dimensioni e per compattezza della struttura architettonica, austero per il suo colore ferrigno e per la fierezza e la possanza della sua móle, fu questo l’ingresso settentrionale dell’antico centro etrusco ed anche la porta di maggiore importanza. Esso venne restaurato nel I secolo a.C. dall’imperatore Augusto; nel XVI secolo venne invece aggiunta la graziosa fontana in basso e l’elegante loggiato che si apre nella parte superiore.
Palazzo Baldeschi
II Palazzo Baldeschi al Corso, così detto per distinguerlo dal palazzo Baldeschi in piazza degli Aratri (attuale piazza Cavallotti), è il risultato della fusione di preesistenze che occupavano in antico l’area compresa tra corso Vannucci, via Danzetta, via Baldo, via dello Struzzo e via Baglioni. Tracce del nucleo medioevale intorno al quale si sviluppò il successivo, estesissimo corpo di fabbrica sono ancora visibili in via Baldo. Qui, nel 1361, abitava Baldo degli Ubaldi (o Baldeschi), celebre giureconsulto, professore di diritto in molti atenei italiani tra cui Perugia, Bologna, Pisa, Firenze, Padova e Pavia.
Gli eredi di Baldo continuarono a incrementare il nucleo abitativo trecentesco. Linterno del palazzo presenta decorazioni eseguite in larga parte nel secolo XIX. Di particolare interesse è la Sala delle Muse affrescata dal tolentinese Mariano Piervittori nel 1856, anno in cui il committente, il conte Ubaldo Baldeschi, si unì in matrimonio alla contessinaTeda Balleani; questa è la ragione per cui lo scudo dei Balleani compare, accanto a quello dei Baldeschi.
Corso Vannucci,66