Il passaggio da regione di livello giallo, a quello arancione era nell’aria e purtroppo da mercoledì, (domani 11 novembre), diventerà realtà.
Causa del passaggio a regione arancione è un certo numero di casi in aumento che fa salire anche l’Rt, ovvero l’indice di trasmissibilità del contagio, (fino a 1.44), ma soprattutto il grande impatto sul sistema sanitario a partire dalle terapie intensive, considerando anche i focolai nelle Rsa e tra lo stesso personale sanitario.
Sono questi i motivi che hanno condotto alla classificazione di rischio per l’Umbria da Moderata ad Alta con conseguente cambio di colore da giallo ad arancione. Questo lo si può verificare dal report della Cabina di regia (dove fra i tre rappresentanti delle Regioni siede anche il direttore della sanità umbra Claudio Dario), report numero 25 relativo al periodo 26 ottobre – 1 novembre, reso noto nella serata di lunedì.
Le regole per le regioni arancioni
– Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.
– Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.
– Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
– Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
– Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi. (fonte: Adnkronos.com)