“PIOGGIA DI MILIONI” su Spoleto

in particolare per Santo Chiodo ed ex Mattatoio Spoleto

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Il ministro Dario Franceschini visita il deposito dei Beni culturali di Santo Chiodo dove sono custodite le opere salvate dal terremoto in Umbria, a Spoleto (Perugia), 30 gennaio 2017. ANSA / CROCCHIONI
Grazie agli stanziamenti del Pnrr la città di Spoleto potrà ristrutturare e ampliare due importanti edifici della città stessa,  lo hanno  annunciato contestualmente la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e l’assessore alla cultura Paola Agabiti al termine della riunione della Cabina di coordinamento integrata sulle misure per lo sviluppo economico delle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016 previste dal Fondo nazionale complementare al Pnrr.

La nota del commissario straordinario Giovanni Legnini

“Il progetto relativo all’ampliamento e miglioramento del Centro esistente, attraverso la realizzazione di un nuovo edificio ad esso funzionalmente collegato ed il recupero dell’ex Mattatoio – hanno evidenziato Tesei ed Agabiti – si propone come continuazione di una esperienza già realizzata e rivelatasi unica nel panorama nazionale ed europeo relativamente alla creazione di un deposito temporaneo di ricovero dei beni culturali mobili in emergenza e per la loro messa in sicurezza e successivo restauro. L’obiettivo è di incrementare la capacità ed efficienza della risposta alle emergenze che coinvolgono i beni culturali. Allo stesso tempo di tratta di una attività che può dare anche una spinta propulsiva alla creazione di imprese e allo sviluppo di attività formative e di ricerca. In particolare il recupero dell’ex mattatoio con la sua rivitalizzazione e rifunzionalizzazione costituisce un intervento rilevante anche da un punto di vista urbanistico, trovandosi a ridosso delle mura medioevali e versando da molti anni in stato di abbandono.
La realizzazione dell’intero progetto dovrebbe fare di Spoleto un vero e proprio hub della custodia, recupero, valorizzazione e promozione dei beni artistici e culturali. Accanto alla ricostruzione vera e propria, interventi come questo sono essenziali per la ripresa dell’economia dell’area colpita dal terremoto e per la tenuta del tessuto sociale di questi territori. Sono elementi costitutivi – hanno concluso Tesei ed Agabiti – di quella ripresa e ripartenza su cui siamo, come Giunta regionale, fortemente impegnati”. (ANSA).

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