Oggi lo Chef Marco Silvestri ci ingolosisce con i bucatini alla Amatriciana, un piatto facile da realizzare, ove occorre un po’ di pazienza per la preparazione del sugo, fase essenziale per una buona riuscita di un piatto molto appetitoso e intramontabile.
Bucatini alla Amatriciana per 4-5 persone
-500 gr di bucatini
-250 gr di guanciale di maiale
-1,5 kg di pomodori pelati
-150 gr di pecorino romano
-10 gr di peperoncino frantumato
Procedimento dei bucatini alla Amatriciana
-1 tagliare il guanciale a listarelle, poi metterlo in padella, e iniziare la cottura.
-2 quando il guanciale diviene trasparente, scolarne solo una metà e metterlo da una parte, (l’altra metà va lasciata in padella per preparare il sugo).
-3 aggiungiamo poi i pomodori pelati (già frullati) e il peperoncino.
-4 lasciamo cuocere per due ore a fiamma bassa, (non aggiungere il sale vista la presenza del guanciale ora e del pecorino poi).
-5 mettiamo l’acqua a bollire senza sale e quando bolle immergiamo i bucatini.
-6 scoliamo la pasta al dente e la mantechiamo in padella con il sugo e con il pecorino romano
-7 inpiattare con una spolverata di pecorino e con sopra il guanciale croccante messo da parte.
VINI IN ABBINAMENTO: Barbera d’alba Velletri rosso, Lambrusco di grasparossa di Castelvetrano o Montepulciano d’Abruzzo.
La storia della ricetta originale dell’amatriciana
Si narra che la ricetta originale dell’amatriciana è stata creata più di 200 anni fa dai pastori dei Monti della Laga. In verità l’origine di questo gustoso primo piatto è da ricercare in un’altra ricetta povera, quella della “pasta alla Gricia”, che ha i medesimi ingredienti dell’amatriciana ad esclusione del pomodoro.
Vi sono due correnti di pensiero sull’origine di questo primo piatto. Secondo alcuni è proprio Amatrice il luogo dove è nato, mentre secondo altri la ricetta sarebbe nata a Roma. I sostenitori di questa tesi ritengono che i pastori di Amatrice, svernando a Roma per evitare il clima troppo rigido della loro zone, avrebbero importato nella capitale gli ingredienti di base da cui i romani avrebbero tratto la ricetta. La variante “romana” prevede anche l’ingrediente della cipolla: per risolvere la diatriba si può dire che se c’è la cipolla si parla di “amatriciana romana”, se non c’è la cipolla, si parla di ”amatriciana di tipo classico”.
Altra questione riguarda la tipologia della pasta: bucatini o spaghetti? La ricetta originale dell’amatriciana prevede l’utilizzo degli spaghetti! Spesso però in molti ristoranti delle Marche e del Lazio all’amatriciana vengono associati i bucatini, alcuni li preferiscono per il loro spessore più corposo. La soluzione quindi spetta a voi. se volete seguire la tradizione utilizzate gli spaghetti, altrimenti potrete sbizzarrirvi con la fantasia e utilizzare bucatini, tortiglioni e quant’altro!