Nella straordinaria natura dell’uomo, a volte, accade che i giovani siano più saggi e conoscano in maniera più profonda sé stessi e il corso della vita. La finzione letteraria di Francis Scott Fitzgerald già nel 1922 pubblicava il racconto breve Il curioso caso di Benjamin Button, destinato quasi un secolo dopo (2008) ad essere proiettato sul grande schermo sotto la direzione di David Fincher. Ora, passato un secolo, domenica 5 settembre alle ore 21:00 Maria Anna Stella, nell’ambito del progetto “La Confessione come genere teatrale” elaborato dal direttore artistico del C.U.T. di Perugia Roberto Ruggieri, porta sul palcoscenico teatrale di Largo Caldarera del comune di Sant’Anatolia di Narco (PG) lo spettacolo “Vecchi si nasce (e io modestamente…)“. Dopo aver riflettuto sul rapporto fra scosse delle terra e scosse dell’animo con lo spettacolo Terrae Motus/Motus Animae, Maria Anna Stella rivolge la sua attenzione a quel tema dell’anzianità precoce, del bambino nato vecchio, tanto caro a Fitzgerald e Fincher, che con il loro Benjamin hanno mostrato la profonda affinità fra fase iniziale e finale della vita. Diversamente rispetto ai suoi predecessori, lo spettacolo di Maria Anna non solo è un dramma autobiografico ma è, soprattutto, un dramma aperto, in cui lo spettatore e lo stesso palco divengono autori. Bombardata da domande plasmate dalla sua stessa immaginazione, l’attrice prima proverà a formulare delle risposte esaurienti sulla sua vita e sul fenomeno teatrale, sottoposto a spregiudicate regole sociali, poi, esausta ed insoddisfatta, si rifugerà nel sogno. Per sfuggire al dolore della propria esistenza, il delirio della fantasia costruirà una vita parallela, dove da attrice affermata si muoverà nelle maglie di un teatro umano e sincero, privo di ipocrisia e di illusione. Del resto, la copertina dello spettacolo, tratta dall’opera pittorica Twin Stars eseguita nel 1881 dall’artista spagnolo Luis Ricardo Falero e conservata al Metropolitan Museum di New York, raffigura delle donne fluttuanti in un cielo rischiarato da miriadi di piccole stelle. È lo stesso sogno che avvolge con splendidi panneggi queste ragazze a legare Anna Maria alla dimensione onirica: la realtà è divenuta fiaba. Per chi ama il teatro ed è pronto a trasformarsi in testimone partecipe della performance di Maria Anna non aspetti nemmeno un secondo e venga in questo splendido ed accogliente comune della Valnerina: in questo giorno Sant’Anatolia di Narco getta la maschera ed ospita un teatro di verità. L’evento è finanziato grazie alle risorse del POR-FESR Umbria 2014-2020 – Azione 3.2.1. Bando per il Sostegno Progetti Settore dello Spettacolo dal Vivo, “LA CONFESSIONE COME GENERE TEATRALE”. Spettacolo gratuito con prenotazione obbligatoria (0743-613149 int.8 info@museodellacanapa.it) DPI personali. L’evento sarà realizzato in ottemperanza alle normative Covid-19 vigenti. Accesso libero consentito ai possessori di Green-Pass.
Alessandro Gatti