STORIA E LODE DELLO STADIO DEL PERUGIA

Il Professor Belardi: "Una società civile non cancella i propri monumenti, ma li valorizza"

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Professor Belardi
Professor Belardi

Mentre avanza l’ipotesi della realizzazione di un nuovo stadio per la squadra del Grifo, una autorevole voce si dissocia dal coro e lo fa con giuste argomentazioni, sia tecniche, sia storiche e culturali.

Attualmente in questa era “pseudo-moderna” domina il “concetto dello spreco, del disuso e del gettare”, un tempo se una sedia si rompeva la si aggiustava, oggi mano alla carta di credito, se ne comprano 4 nuove. E’ sempre meno diffuso il ripristinare, migliorare e valorizzare quel determinato oggetto o quella costruzione, questo sembrerebbe valere anche per lo stadio “Renato Curi” di Perugia.

Trovo bellissima, appropriata e colma di grandi significati l’affermazione di un esperto in materia come il Professor Belardi: “una società civile non cancella i propri monumenti ma li valorizza”, un monito e anche una speranza per “salvare” il “Renato Curi”, culla di tanti ricordi ed emozioni biancorosse, ove è nata e vissuta la storia del Perugia e dei suoi tifosi, dei perugini e di tanti umbri.

A tal proposito invito a leggere una bella intervista di Lorenzo Federici su perugiatoday.it che trovate cliccando qui.

 

 

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