Un viaggio nell’antichità: il recupero di tesori etruschi grazie all’operazione dei Carabinieri
Un’operazione senza precedenti ha riportato alla luce un pezzo di storia etrusca, salvato dal traffico illecito di beni culturali. Grazie al lavoro congiunto dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e della Procura di Perugia, sono stati sequestrati numerosi reperti archeologici di età ellenistica ed etrusca, risalenti al III secolo aC Il ritrovamento, ritenuto dagli esperti uno dei più significativi degli ultimi decenni, comprende due sarcofagi con corredi funerari e otto urne etrusche, tutti in perfetto stato di conservazione.
Cosa è stato ritrovato
I reperti sequestrati includono:
- Due sarcofagi ellenistici , uno completo dello scheletro del defunto e l’altro rappresentato dalla sola copertura.
- Otto urne funerarie etrusche in travertino bianco umbro, alcune decorate con altorilievi raffiguranti scene mitologiche e battaglie. Alcune urne conservano ancora pigmenti policromi e dettagli in foglia d’oro.
- Un ricco corredo funebre composto da vasellame in ceramica e metallo, tra cui specchi in bronzo, un balsamario contenente tracce organiche, un pettine in osso e raffinati recipienti utilizzati nei banchetti etruschi.
Tra i pezzi più sorprendenti si segnala uno specchio in bronzo che raffigura la divinizzazione di Roma, con la lupa che allatta Romolo.
Le origini dell’indagine
Le attività di recupero sono iniziate nell’aprile scorso, quando i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno ricevuto segnalazioni di scavi clandestini nella zona tra Chiusi e Città della Pieve, un’area nota per la sua ricchezza archeologica. Le indagini, coordinate dalla Procura di Perugia, hanno portato alla scoperta dei manufatti in un deposito.
Un intervento storico per il patrimonio culturale
La presentazione dell’operazione si è svolta oggi alla presenza di Raffaele Cantone, procuratore capo della Procura di Perugia, e del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha sottolineato l’importanza del recupero. “Questi reperti – ha dichiarato – rappresentano un tassello fondamentale per la comprensione della cultura etrusca e della sua influenza nell’Italia centrale”.
Il valore storico e artistico
Gli esperti dovranno questo sequestro uno dei più importanti recuperi di manufatti etruschi mai avvenuto in un contesto investigativo. Le urne ei sarcofagi, con le loro decorazioni uniche ei dettagli ancora intatti, offrono uno spaccato della vita e delle tradizioni funerarie di un’epoca antica.
Questo ritrovamento non è solo una vittoria per la tutela del patrimonio culturale italiano, ma anche un monitoraggio contro il saccheggio del nostro passato. Operazioni come questa dimostrano l’efficacia delle attività investigative nella protezione della nostra storia comune.
Prospettive future
I reperti, ora al sicuro, saranno sottoposti a studi approfonditi e restauri, con l’obiettivo di esporli al pubblico. Si tratta di un passo importante per far conoscere meglio il ricco patrimonio etrusco e valorizzarlo come parte integrante della cultura italiana.